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TAR di Roma, l’Avv. Di Cintio: “Nessun ricorso è stato respinto”

TAR di Roma, l’Avv. Di Cintio: “Nessun ricorso è stato respinto”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 29 marzo 2019, 17:11Altre Notizie
di Gianluigi Longari

Le informazioni diffuse dalla IAFA in merito alla causa al TAR di Roma con agenti sportivi FIGC (quelli operanti sul mercato a partire dal 1 aprile 2015) non sono corrette.
Come puntualizza l’Avv. Cesare Di Cintio, titolare dello studio DCF che assiste gli agenti, il TAR di Roma ha emesso l’ordinanza cautelare n. 4092/2019 dando atto della rinuncia alla richiesta formulata dai ricorrenti i quali hanno ritenuto più opportuno rinviare ogni decisione al merito: la causa non è stata neppure discussa e verrà trattata all’udienza che il TAR riterrà di fissare.
Si ricorda che la riforma fa salve le licenze rilasciate prima del 2015 (di cui sono titolari i soci IAFA) e prevede l’accesso alla professione dopo aver sostenuto un esame presso il CONI e un esame presso la FIGC; l’esame è previsto anche per gli agenti che lavorano dal 2015 (dopo che il mercato è stato liberalizzato) i quali, nel caso di mancato superamento di tutte le prove (molto probabile vista la difficoltà degli esami), perderanno tutti i mandati e tutti i clienti raccolti negli anni, senza che sia loro riservata alcuna tutela.
“Banalizzando, ma per rendere chiaro cosa è cambiato” precisa l’avv.

Di Cintio “è come se domani venisse richiesto ai titolari di bar di avere la laurea in scienze alimentari da conseguire in 3 anni quindi senza mai dover sbagliare un esame; pena la chiusura del bar, con tutti i sacrifici e gli investimenti fatti sino a quel momento per l’attività”.
Le contestazioni sollevate sulla recente riforma, precisa l’Avv. Federica Ferrari, associata dello studio DCF, sono quindi del tutte legittime e non incidono sui diritti già acquisiti dagli agenti IAFA né degli agenti entranti nel mercato oggi, alla luce della riforma.
L’accanimento e l’ostilità con le quali la IAFA ha osteggiato sin dall’inizio le iniziative degli agenti – che, si ripete, non hanno alcuna recriminazione verso gli agenti IAFA!!! – con interviste sui media e da ultimo con dichiarazioni non corrette sullo stato della vertenza, non trovano quindi giustificazione.
Ma gli agenti preferiscono concentrarsi sulla loro battaglia invece che lasciarsi trascinare in inutili polemiche sui social; non si faranno intimidire dalle dichiarazioni della IAFA e proseguiranno nel loro percorso attivandosi in tutte le sedi opportune (si sono già rivolti anche all’Antitrust che ha aperto il procedimento) perché la posta in gioco è alta e in ballo c’è il loro futuro da agenti.

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