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TMW RADIO - De Marchi: "Juve favorita in Coppa Italia e Serie A ma questo è un Napoli guerriero"

TMW RADIO - De Marchi: "Juve favorita in Coppa Italia e Serie A ma questo è un Napoli guerriero"
lunedì 15 giugno 2020, 19:28Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Marco De Marchi intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Marco De Marchi, oggi procuratore, si è collegato in diretta con i microfoni di TMW Radio, intervenendo nel corso della trasmissione Stadio Aperto, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Alla questione delle scadenze del 30 giugno si poteva pensare un attimo prima e non arrivare sempre a ridosso, in questa maniera un po' italiana: è uno dei punti da risolvere in questa situazione che ci ha lasciati tutti un po' in balia degli eventi. Il tempo trascorso poteva essere utilizzato un po' meglio".

La decisione di fare 14 mensilità quest'anno e 10 le prossime potrà essere la soluzione migliore? E chi, vedi Callejon, arriverà alla scadenza?
"Complicato... Non ci sono casistiche da poter copiare, e sono convinto che si faccia fatica ad accontentare tutti. Questa delle 14 e 10 mensilità può essere un'ipotesi, ma chi va a scadenza deve rinegoziare casomai un paio di mesi. Parlando di Callejon, ad esempio, potrebbe andare a negoziare un nuovo accordo come se i mesi fossero dodici, non credo vada a perderne due. Se va in un'altra federazione potrebbe anche giocare, ma riassumendo è un bel casino. Col senno di poi cerchiamo sempre il pelo nell'uovo per giudicare chi decide, ma le dinamiche sono molteplici ed è davvero complicatissimo: bisogna, o forse bisognava, mettersi lì a studiare caso per caso le possibilità e capire la migliore".

Le due semifinali di Coppa Italia cos'hanno lasciato?
"La Juventus credo abbia meritato, ha dato conferma di essere la squadra migliore del campionato, anche se non è finita. Si è presentata bene, mi è piaciuta: ovvio che poi ha molti più giocatori in rosa da far ruotare, e questo in previsione futura è un vantaggio enorme. L'Inter invece ha trovato subito un rocambolesco vantaggio, dando segnali importanti e costringendo Ospina ad una prestazione maiuscola. Se avesse fatto un altro gol nella prima mezz'ora dominata, forse potevamo vedere una partita diversa. Il Napoli comunque ha lo spirito di Gattuso, e mi piace tanto: ha sofferto, prima di colpire con un contropiede velocissimo con cui Mertens è andato in porta. Hanno trovato un risultato importante, la finale sarà una bella partita".

Gattuso sembra riuscito ad isolare il contesto degli screzi esterni.
"Lui ha una caratteristica importantissima per un allenatore: piace ai giocatori. Non lo conosco personalmente, un giorno vorrei stringergli la mano perché è uno di quelli per il quale ti butteresti nel fuoco, o almeno questa è la mia percezione. Non ha dimenticato di essere stato calciatore, rispetto a tanti altri che magari si schierano contro il gruppo, lui invece parla la stessa lingua dei giocatori. Ha anche la personalità e il carisma per essere rispettato, sbattendo pugni sul tavolo e tirando orecchie: ha raggiunto altissimi livelli con quel carattere da guerriero che cerca di trasmettere ai suoi ragazzi, ora il Napoli lotta su ogni pallone".

Chi è favorito per la finale di Coppa Italia?
"Penso che sia sempre la Juventus, anche in campionato. Ha tante frecce nel proprio arco, ma la stagione appena ricominciata pone un'enorme incognita, perché le partite ravvicinate possono far pendere fortemente la bilancia. Il Napoli comunque darà fastidio, può succedere di tutto".

Che dire del Milan?
"Alla base di ogni risultato c'è la solidità di una proprietà, e non solo finanziaria, ma di continuità. Non è un caso che la Juve vinca quasi sempre, perché cambia poco e segue da sempre una linea, ha una base solida. Se cambi spesso proprietà, allenatori e direttori non dai mai la forza per raggiungere i risultati. Il Milan, è sotto gli occhi di tutti, nel corso degli ultimi anni ha cambiato e speso tantissimo, ma servirebbe una maggior continuità".

La Roma si ritrova sempre costretta a vendere. Qual è il problema?
"Il discorso del Milan riguarda anche la Roma, è una piazza meravigliosa che mi sono goduto solo per un anno. Ha qualche pro e tanti contro, ma sono dispiaciuto che soffrano così tanto, perché hanno un potenziale incredibile. Certo, questi dissidi ripetuti continuamente non danno continuità al lavoro. I tifosi giallorossi, specie vista la stagione strepitosa dei vicini di casa, soffrono ancora di più, ma finché il quadro non sarà nitido e pulito, diventa difficile".

Ha visto il video delle punizioni calciate da Mihajlovic?
"Capisco che nel 2020 ci possa essere Photoshop, ma quello non lo è. Che dire, un uomo che personalmente non ho mai conosciuto, ma apprezzo il grande lavoro che sta facendo. Il piede è lo stesso di quando giocava".

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