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Favalli si ritira a soli 31 anni. L'agente: "Vi spiego la sua decisione"

ESCLUSIVA TMW - Favalli si ritira a soli 31 anni. L'agente: "Vi spiego la sua decisione"TUTTO mercato WEB
mercoledì 15 novembre 2023, 15:34Serie C
di Luca Bargellini

"Basta, mi ritiro. Meritavo di giocare, ma adesso trovano spazio solo Under o raccomandati": questa è stata la presa di posizione, arrivata nella serata di ieri, di Alessandro Favalli, terzino classe 1992 rimasto svincolato dopo il fallimento del Siena per annunciare il suo addio al calcio giocato. Una scelta forte, comunicata via social dal giocatore nativo di Cremona, che ha riscosso grande attenzione in tutto il mondo del pallone.

Sulla decisione, attraverso i microfoni di TuttoMercatoWeb.com, è intervenuto l'agente del difensore, Marco De Marchi. "Per il carattere e la pacatezza del suo carattere quello di ieri è stato uno sfogo quasi innaturale - racconta il procuratore -. Alessandro ha un'indole molto tranquilla, ma la sofferenza provata negli ultimi mesi ha dato vita a quella presa di posizione. Le circostanze esistenti nel mondo del calcio hanno, però, cancellato qualsiasi opzione per il futuro. Eppure poteva dare ancora tanto al mondo del calcio".

Su quali basi è maturata questa scelta?
"Tutto è nato dopo la scomparsa del Siena dal calcio professionistico. Con il club toscano il ragazzo aveva altri due anni di contratto e nelle settimane seguenti non sono arrivate situazioni dignitose per quello che è il suo curriculum professionale".

Non dignitose sul piano economico o di progetto tecnico?
"Non voglio ridurre tutto all'aspetto economico, ma visto il suo passato calcistico era sua intenzione trovare una soluzione di un certo livello. Considerando che a mio parere è uno dei migliori in Serie C nel suo ruolo".

Prima ha parlato delle 'circostanze esistenti nel mondo del calcio'. A cosa si riferisce?
"Alla norme esistenti attualmente. Norme che favoriscono l'uso di under per il minutaggio con il quale molte società strutturano il loro bilancio. Alcuni ruoli, poi, vengono colpiti in particolar modo da queste normative. Fra questi proprio quello in cui gioca Alessandro".

Una situazione, questa, che anche per lei non deve essere stata semplice, visto il legame con il ragazzo.
"Assolutamente. Per me è una ferita vera e propria. Ho seguito Alessandro fin da quando giocava nella formazione Allievi della Cremonese e questo dice tutto. In particolar modo in un momento storico nel quale il rapporto fra calciatori e agenti spesso dura pochissimo tempo. In più sono dispiaciuto anche per la sua famiglia, una di quelle davvero straordinarie che vedono il calcio in un modo oramai non più comune".

Adesso forse la domanda più banale: ci sono margini per un ripensamento? Solitamente dopo prese di posizione così forti qualcosa si smuove. Qualcuno vi ha già contattati?
"È presto per dire se ci potrà essere un passo indietro. In questi giorni ci siamo sentiti spesso e Alessandro era davvero affranto per il suo addio al calcio. Avrebbe voluto, come tutti gli altri giocatori, decidere lui quando smettere e non fare una scelta simile per le circostanze avverse. Solo lui potrà decidere se cambiare di nuovo prospettive per il suo futuro. Qualche direttore effettivamente mi ha chiamato, ma tra il dire e il fare..."

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