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TMW RADIO - Galderisi: "Sarri? Niente drammi, ma stasera servirà una risposta della Juventus"

TMW RADIO - Galderisi: "Sarri? Niente drammi, ma stasera servirà una risposta della Juventus"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 22 giugno 2020, 17:55Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Giuseppe Galderisi intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Giuseppe Galderisi, allenatore della Vis Pesaro, ha parlato ai microfoni di TMW Radio, intervenendo a Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Siamo in attesa di capire come le squadre reagiranno, è un momento in cui fare molta attenzione: vedo che positività e negatività passano attraverso un niente, ed osservo le partite con grande attenzione. Da allenatore mi incuriosiscono la tenuta delle squadre, mentale, fisica e il lavoro fatto in questi mesi: ce ne sono di cose di cui parlare".

Si sono visti tanti gol in Serie A. Attacchi forti o demeriti difensivi?
"Una delle partite migliori che ho visto è stata Atalanta-Sassuolo, per lo spettacolo, per l'idea di De Zerbi di presentarsi con quattro punte già in partenza. Le certezze dell'Atalanta mi sono veramente piaciute, c'è un rischio continuo e una fluidità di gioco incredibile. Alla lunga un po' scemano, ma ci sono valori che vengono fuori. Per me la differenza tra le due squadre l'ha fatta la certezza dell'Atalanta: il Sassuolo ha fatto bene in fase offensiva, ma andava molto in difficoltà quando gli avversari sviluppavano, specie sulle fasce. Non mi è dispiaciuto neanche il Verona: finché erano in undici, si è visto lo stesso spirito di prima ed un'aggressività importante: alcune cose sono consolidate, per altre serve tempo. Ma c'è attenzione da parte dei tecnici: le prime partite sono importanti per capire come stai, come reagisci alle difficoltà dei novanta minuti compresa anche la novità dei cinque cambi. Chi ha più forza e consapevolezza è avvantaggiato".

Che ne pensa di Sarri e delle sue parole sulla scelta del tridente per la finale di Coppa Italia?
"Ha solo specificato che in certi momenti, quando hai certi campioni, il dialogo è importante. Questo vale per tutte le categorie. Se fai partire questi giocatori in un certo modo, loro dopo dieci minuti sono in posizioni totalmente diverse: Ronaldo è uno che va dove crede sia meglio, ma anche Dybala non dà punti di riferimento. Non si può schematizzare giocatori così, non ce l'hanno: gli serve prender palla, essere importanti nello sviluppo del gioco. Visto che la brillantezza è quella che è, e che il Napoli è forte in fase difensiva, la difficoltà è stata nel non riuscire ad allargare abbastanza la manovra. Credo sia un momento in cui c'è voglia di fare, ma con un Napoli di Gattuso così arcigno puoi giocare quanto vuoi, ma è dura sfondare senza la qualità del singolo. Stasera ci vuole una buona risposta, ma non crediamo che col Bologna non serva pazienza ed aumento della qualità di palleggio e pensiero. Spesso in area la Juve ci porta i centrocampisti: davanti ci vuole secondo me un giocatore come Higuain, per esempio, in certe circostanza. Credo fortemente che Sarri stia ricevendo troppe critiche, non sono d'accordo. Le difficoltà trovate nella seconda parte col Milan e con il Napoli, quando non riusciva a stanarli, portano a pensare che qualcosa non va. Poi se perdi la finale per un rigore sbagliato le polemiche divampano: non sarei così drammatico, ma stasera la Juve dovrà per forza dare una risposta. Se ti gira male nelle prime partite, la negatività ti ammazza".

La rosa di Sarri forse non è così ampia?
"Abbiamo tutti detto che la Juventus ha una rosa completa, lunga e profonda che può fare la differenza. Ma Ramsey per esempio avrà mezz'ora nelle gambe... In questo momento pensare che la Juventus possa uccidere qualsiasi squadra è difficile: ci vuole l'entusiasmo per riuscire a sopravvivere a queste difficoltà. Questi giorni avranno portato un lavoro sulla testa, sul gioco e sul trovare alternative. In fondo le partite della Juve saranno sempre queste, con squadre chiuse e pronte a ripartire per metterti in difficoltà. Ci vuole più coraggio, un pizzico di cattiveria, magari anche sulle palle ferme. Sono curioso di vedere anche le altre squadre, nessuno ha la certezza... Fiorentina, Milan, Bologna, Lazio: tutti parlano ma di queste ancora non abbiamo visto quasi nulla. Complicato capire cosa succederà".

Come la vede la situazione di Pioli?
"Sono convinto che la chiarezza sia importante, fondamentale, e lui stava facendo discretamente bene. Scatta sennò un meccanismo in cui una partita storta o una difficoltà creano mille incertezze, ci vuole più chiarezza. Pioli sta facendo bene, cercando di ottenere una conferma e onorando il suo lavoro con impegno, dedizione, facendo sempre ottime stagioni dovunque sia stato. Non so quale sia l'idea del Milan per il futuro, ma deve dare forza a quello che ha in questo momento. Se traballa, un palo esterno o interno può accendere entusiasmi o altrimenti mettere altre difficoltà".

Voi siete tra i pochi ad essere sicuri della permanenza in Serie C. Scelta giusta playoff-playout?
"Ho sentito dire inizialmente che nessuno voleva giocare, poi al momento delle decisioni invece tutti volevano farlo... Non scherziamo. Ci sono esigenze create dai problemi, e vanno risolte nel modo migliore. Brutto vedere chi retrocede per un gol in più o in meno, oppure chi viene fermato per quattro mesi senza sapere cosa sarà, come noi. C'è poi qualche squadra che non si è presentata ai playoff... Io ho stima di Ghirelli, per me ci vede lungo, ma ora deve dare chiarezza con input importanti, anche sui format. La prossima stagione deve essere determinante per la Lega Pro, altrimenti nessuno starà pensando all'interesse del calcio. Io sono in contatto con il dg e il presidente, abbiamo tante cose che cambiano ogni giorno: cerchiamo di tenere viva una situazione non semplice".

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