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TMW RADIO - Lucchesi: "Diritti tv? Altro che 200 milioni, balla un miliardo e mezzo in 3 anni"

TMW RADIO - Lucchesi: "Diritti tv? Altro che 200 milioni, balla un miliardo e mezzo in 3 anni"
giovedì 14 maggio 2020, 18:26Altre Notizie
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Fabrizio Lucchesi, dirigente sportivo, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo Fabrizio Lucchesi, ex dg di Roma e Fiorentina tra le altre, è intervenuto in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto: "La paura di fondo è quella di dover interrompere, per chiunque abbia del buonsenso o per chi dovrà decidere. Se trovi un positivo e metti tutto il gruppo di 50-60 persone non giochi né te né gli avversari per tre-quattro partite, e fine del campionato. Oggi nessuno si vuole fermare per una serie di ovvi motivi, si vive alla giornata per vedere come si arriva alla ripresa".

D'accordo con la quarantena collettiva appena si trova un positivo?
"La risposta è articolata, il calcio è uno spaccato della società civile e non vive un mondo a sé. Poter pensare che i calciatori vengano gestiti diversamente da altri lavoratori mi sembra ingiusto, ma non posso non pensare che la necessità di screening e controlli quasi quotidiani andrebbero a blindare il problema. Non so dire se sia giusto o sbagliato, dico solo che c'è qualcosa di più grande. In generale ti fa dire che è giusto, non si può guardare la Germania estrapolando dal contesto italiano, loro avranno 20.000 posti di terapia intensiva a fronte dei nostri 3000".

La Serie B come riparte?
"Se non si sa come fare a far ripartire la Serie A, la B farà molta più fatica. C'è un problema di strutture, e anche lì c'è il problema dei tamponi: dove li trovano quei club? Serve il massimo sforzo per rimettere tutto in moto, e ne siamo consapevoli, ma conosciamo anche le criticità della ripartenza, e la proiezione va anche su B e soprattutto C".

La chiave sembra risiedere molto nei diritti tv.
"Ci auguriamo tutti che prevalga il buonsenso, ma poi alla fine chi può prova a risparmiare. Vi ricordo che c'è in ballo la negoziazione dei prossimi tre anni di diritti tv e si parla di 1,5 miliardi in ballo. A confronto quei 220 milioni sembrano una sciocchezza: è il gioco delle parti, credo si arriverà a una soluzione. Rimarrà la questione della futura negoziazione".

Sulla questione delle scadenze al 30 giugno che dire?
"Credo che ci sia disponibilità di tutti a prorogare. C'è poi un altro problema, quello dei prestiti: dato che il Coronavirus ha bloccato il calcio in tutto il mondo si pensa a una norma generica per estendere al 30 agosto, così come stanno facendo i campionati".

La FIGC dovrebbe avere il potere di decidere su classifiche e format. I club fanno ricorso?
"Come ogni norma d'emergenza, è estrema. Considerare una classifica parziale è moralmente e sportivamente ingiusto, ma il male minore prevede di prendere una decisione, che sicuramente scontenterà tutti. Si rischia di compromettere la prossima stagione, che dovrebbe prepararci all'estate degli Europei con un 2022 dove poi ci sono i Mondiali a novembre. Si rischia di entrare in una serie di problemi irrisolvibili, un paletto va messo: giusto o sbagliato".

Il sistema manca di sostenibilità?
"Un crash è l'unica cosa che il sistema non si può permettere. Io stesso vivo di pallone, figuriamoci se non voglio rimettermi a lavorare domattina, ma se il sistema non si sostiene andiamo tutti in difficoltà. Quelli bravi dicevano che la dipendenza principale del calcio sono i diritti tv, la sua debolezza. Oggi invece paradossalmente è la sua ricchezza. Le altre attività imprenditoriali, se non hanno garanzia di ricavi, muoiono. Diventa una ricchezza, ma solo se si gioca il campionato. Altrimenti salta il banco".

Lautaro Martinez va al Barcellona?
"No, alla fine credo rimanga all'Inter".

Icardi-PSG?
"Sì".

La Juve chi prende davanti?
"Bisognerà capire, ma sicuramente stanno lavorando".

Tonali più Juventus o Inter?
"Juve".

Che ne pensa della cassa integrazione per la Lega Pro?
"Sicuramente è una battaglia vinta da Ghirelli con l'aiuto di Gravina: sono lavoratori anche i calciatori. Giusto porre un limite, ma è una grande norma ed è la prima volta nella storia del calcio. Diamo grandi meriti a chi l'ha voluta e ci ha combattuto. Non basterà, ma intanto è una bella vittoria".

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