Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / In Primo Piano
Il magico mondo di Vivarini: sette scelte grazie alle quali ha risollevato il Bari
sabato 23 novembre 2019, 22:30In Primo Piano
di Giovanni Fasano
per Tuttobari.com

Il magico mondo di Vivarini: sette scelte grazie alle quali ha risollevato il Bari

Con una striscia di risultati utili lunga 10 partite Vincenzo Vivarini ha riportato l'entusiasmo a Bari, nonostante una classifica che ancora non sorride. La crescita dei biancorossi - soprattutto nella tenuta mentale e nervosa all'interno dei 90 minuti - è stata graduale e costante, portando la squadra a vincere partite complesse come ad esempio l'ultima a Pagani. 10 sono le partite senza sconfitte mentre sono 8 i punti che sintetizzano i miglioramenti di questo Bari. Andiamo ad analizzarli:

MODULO - Rispetto all'era Cornacchini, Vivarini sta dando l'impressione di seguire un preciso schema per progredire e migliorare. Ha cominciato dando continuità al 3-5-2 e sta proseguendo lavorando per migrare verso un sistema di gioco più ambizioso. Il Bari non sembra aver reagito male al cambiamento. Test più probanti sono alle porte, ma le indicazioni sono sicuramente positive.

LA PAZIENZA NEL CAMBIARE - Nel post gara di Bisceglie Vivarini dichiarò che la squadra lavorava sul 4-3-1-2 da diverse settimane, sinonimo di grande prudenza nel voler applicare un cambio così radicale. La medesima cosa la sta facendo nel rendere ancora più offensivo il nuovo modulo, come il ritardo nell'inserimento di Costa insegna.

SOLIDITA' DIFENSIVA - 5 gol subiti in 10 partite, 1 in meno dei 6 subiti nelle prime 5 gare quando in panchina c'era Cornacchini. Nelle fondamenta di questo Bari c'è sicuramente la fase difensiva. Di Cesare e Sabbione costituiscono una diga quasi insormontabile, e il resto del reparto non è da meno.

IL POSSESSO PALLA - Caratteristica principale di un modulo che tende ad avvicinare gli uomini di maggiore qualità è una crescita dal punto di vista del possesso palla. Il 3-5-2 non garantiva fluidità in questo senso, mentre soprattutto a Bisceglie si sono visti i primi passi in avanti.

LA LUCIDA REGIA DI BIANCO - Vivarini ha posto come faro della sua idea di gioco il centrocampista più esperto in rosa: Raffaele Bianco. L'ex Carpi non ha doti tecniche invidiabili, ma in un campionato come la Serie C la sua esperienza basta per amministrare il gioco.

LA SCELTA DI ALCUNI PRETORIANI - Nelle scelte di Vivarini è facile vedere l'intenzione di creare un blocco al quale non rinunciare mai. Parliamo, ovviamente, degli uomini di maggiore esperienza: Frattali, Di Cesare, Sabbione, Bianco e Antenucci. Uomini d'esperienza e allo stesso tempo leader tecnici e carismatici della squadra.

ANTENUCCI-SIMERI - Una delle prime mosse fatte dal tecnico abruzzese è stata quella di promuovere Simone Simeri al fianco di Antenucci. Da 9 partite di fila l'ariete napoletano è titolare al centro dell'attacco, ed in 8 di queste al suo fianco c'è sempre stato Mirco Antenucci. I due si stanno rendendo sempre più complementari, trovando continuità anche in zona gol.