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Garay attacca duramente il Valencia: "Hanno fatto una campagna diffamatoria nei miei confronti"

Garay attacca duramente il Valencia: "Hanno fatto una campagna diffamatoria nei miei confronti"TUTTO mercato WEB
domenica 31 maggio 2020, 12:38Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

Rottura Valencia-Garay. Il difensore argentino attacca il suo club in merito alla questione rinnovo, denunciando le "menzogne" che sono state fatte uscire dalla società, spiegando la sua versione dei fatti. Il giocatore ha spiegato che il suo desiderio era continuare al Valencia e ha spiegato che: "Come lavoratore devo difendere i miei diritti, che sono stati alterati dal club approfittando della pandemia". Ecco alcuni passaggi del video, della durata di 12 minuti: "È la prima volta che faccio questo in 16 anni da calciatore professionista. Mi spiace arrivare a questo punto ma mi sento costretto a farlo a seguito della campagna diffamatoria nei miei confronti. Per i miei avvocati sarebbe stato facile fare una dichiarazione, ma penso che nella vita devi andare dritto ed è per questo che ho deciso di metterci la faccia. Non mi riferisco ai giornalisti che fanno il loro lavoro. Quando dico campagna intendo persone del mio club che intendono screditarmi come professionista e persona".

"Voglio chiarire su tutte le bugie che sono trapelate su di me e la decisione che ho dovuto prendere come lavoratore. Ciò che è filtrato, che avrei rifiutato un'offerta di 2,7 milioni di euro netti, è totalmente falso. Si è voluto lasciare intendere che non voglio rimanere in questo club, cosa completamente falsa. Il 2 luglio, il mio rappresentante in quel momento mi ha fatto un'offerta significativamente inferiore a quella di cui si è parlato in questi giorni e di cui si negozia dall'estate. A metà agosto iniziano a manifestarsi instabilità nel club che colpiscono i giocatori, tra questi me. Aspetto che le acque si calmino, ma faccio sapere al mio agente che voglio rinnovare. Tutto è fermo fino al 13 novembre 2019 quando un'altra persona del club, Jorge López, mi contatta, chiedendomi se voglio rinnovare. Ovviamente la mia risposta è sì. Mi è stata fatta un'offerta un'offerta verbale inferiore a quella pubblicata, si arriva a un accordo verbale a cui manca solo la firma del contratto".

"Il 7 gennaio, quando siamo in Arabia e sto solo aspettando di apporre la firma sull'accordo, un dirigente del club mi chiede di venire nella stanza del presidente e in quella conversazione cambiano le condizioni che avevamo concordato. Si arriva a un nuovo accordo perché la mia intenzione è di rinnovare. Intanto è cambiato l'interlocutore con cui è stato raggiunto l'accordo, ossia César Sánchez. Sabato 1° febbraio mi infortuno al ginocchio e sia l'allenatore che César mi hanno rassicurato con l'intenzione di rinnovare il mio contratto. Poco dopo mi è stato chiesto di finire fuori lista, per permettere di inserire un altro giocatore e ho accettato. Ho chiesto cosa accadrà al mio rinnovo e la risposta è stata il silenzio. Da allora non ho più ricevuto alcuna offerta".

"Come lavoratore ho intenzione di difendere i miei diritti, quelli che sono stati modificati dal club sfruttando la pandemia. Fin dal primo momento ho voluto collaborare alla mia riduzione salariale ma loro hanno voluto una riduzione maggiore, mettendomi in un ERTE con orario ridotto in quanto infortunato. Tutte cose che posso provare. Mi rende triste arrivare a questo punto, non voler rinnovare un lavoratore è del tutto legale, ma penso che possa anche essere accompagnato da un buon rapporto, non è necessario finire male. Non capisco questo modo di agire nei miei confronti perché il mio comportamento come persona è stato buono e anche professionale. Sono stato felice qui e vorrei continuare ad esserlo, ma ovviamente non dipende da me".

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