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TMW RADIO - Gotta: "Ultimi 90' folli in Championship. In Italia avremmo avuto tanti sospetti"

TMW RADIO - Gotta: "Ultimi 90' folli in Championship. In Italia avremmo avuto tanti sospetti"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 23 luglio 2020, 18:57Calcio estero
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Roberto Gotta, giornalista, ai microfoni di Francesco Benvenuti
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Il giornalista sportivo Roberto Gotta, specializzato nel racconto del calcio inglese, è intervenuto a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, ai microfoni di Francesco Benvenuti, facendo un punto sul calcio inglese, iniziando dai verdetti arrivati dopo l'ultimo turno di Championship: "Ci si attendeva un'ultima giornata particolare, per gli incroci che c'erano e per le tante cose in palio. La somma degli eventi, però, è stata superiore alle attese: con una serie di risultati del genere, in Italia avremmo avuto tutti tanti sospetti. In Inghilterra invece niente di tutto ciò, è solo la sensazione di aver visto una follia, con nessuno che ha vinto e il West Bromwich in Premier. Idem in coda con Barnsley e Brentford, che da squadra che sembrava più in forma dopo la ripresa ha invece finito malissimo".

Il WBA è arrivato all'obiettivo pur non vincendo nessuna delle ultime quattro.
"Alla fine hanno meritato, e Bilic ancora una volta ha fatto cose buone in Inghilterra. Si è rilanciato e riciclato, riportando in Premier una squadra interessante, che potrebbe ancora ritrovarsi a giocare il derby contro l'Aston Villa, qualora dovesse riuscire a salvarsi. Fino a poche settimane fa il West Brom poteva essere campione, perché il Leeds prima di mettere il turbo nel finale aveva fatto i conti con incertezze e paura".

Cosa aggiungere su questo Leeds?
"Da amante del calcio inglese e dei club tradizionali, il Leeds era grande già a prescindere. Agli occhi però di tutto il mondo, e pure per se stessi, questa è la sublimazione. L'anno prossimo avremo uno spettacolo assurdo, i loro tifosi a volte esagerano nell'entusiasmo, e se le cose vanno come devono andare ci sarà un bell'incremento di spettatori, con il cambio tra Leeds e Bournemouth. La Championship ci perde, la Premier ci guadagna su tutti i fronti: Manchester United-Leeds sarà sfida fondamentale per entrambe le tifoserie. Rivedremo anche uno stadio veramente bello, all'inglese".

Un'impresa, al contrario, l'ha fatta il Nottingham Forest.
"Non so se ci siano menzioni a cali fisici e atletici, ma non avrebbero senso: il periodo particolare è stato per tutti. Sono riusciti a peggiorare la differenza reti nell'ultima partita, credo ci fosse una probabilità su cinquemila... Il ritorno del Nottingham in Premier avrebbe dato un lustro eccezionale, e in tal senso ci guadagna la Championship. Se non si smontano, l'anno prossimo saranno tra i candidati per finire lassù. La gente ieri però è tornata a casa incredula".

Ancora è atteso un verdetto definitivo, quello sul Wigan.
"Hanno cambiato proprietà, i nuovi non hanno avuto l'intenzione di sostenere economicamente ed è scattato il rischio penalizzazione, così come rischiavano Derby County e Sheffield Wednesday, perché hanno venduto gli stadi a società di loro proprietà... In pratica a se stessi. Pure l'Aston Villa era stata accusata lo scorso anno, ma quando il Wigan ha fatto una cosa ancora più sporca e palese, l'accusa è arrivata subito. Così come anni fa era accaduto al Blackburn e poco fa al Bolton, si farà abbastanza in fretta per intervenire: gli inglesi dicono che il meccanismo è lento, ma agli occhi nostri sembra esattamente l'opposto".

Il Charlton è retrocesso. Inaspettatamente?
"Hanno finalmente cambiato proprietà, da qualche mese, dopo che per lungo tempo le cose sono andate male con i belgi. Promozione e consolidamento sembravano il modo migliore per fare come il Charlton che tanti anni fa era stato indicato quale modello per la Premier League. Un colpo veramente notevole: torna indietro subito dopo quello che sembrava un rilancio. A noi italiani piace più il Millwall, che è a poca strada di distanza, ma anche a livello di ospitalità il Charlton è numero uno di quella parte di Londra. Non devono demoralizzarsi, alla pari del Forest".

In Premier League sembra scontro Watford-Aston Villa per non retrocedere. Due delusioni?
"Ho letto che Foster, portiere del Watford, ha detto che il loro morale è pazzescamente basso. Questo non depone a loro favore in vista dell'ultima partita, contando pure il cambio di allenatore dopo uno scontro tra Pozzo e Pearson, accusato dalla proprietà di non aver gestito bene la sfida col West Ham che poteva significare salvezza. Col Man City hanno cambiato qualcosa, ma hanno comunque perso e male, ed è quello il motivo per cui l'Aston Villa è tornato avanti in differenza reti. I Villans hanno battuto l'Arsenal grazie ad una clamorosa dimenticanza su calcio d'angolo nei confronti di Trezeguet. Per lungo tempo è sembrato il QPR di tanti anni fa, una squadra di costose figurine: se si salvano, sono pronti a nuovi investimenti. Speriamo però che siano soldi spesi meglio, basti pensare all'acquisto di Samatta a gennaio che non ha dato nulla. Un Villa così in difficoltà per due anni di fila non può andare: la proprietà i soldi li ha".

In Italia il progetto delle squadre B non sembra aver preso piede. Quanto siamo indietro rispetto all'Inghilterra?
"La cosa che fa specie è che abbiamo una certa immagine, ma se si legge in giro si nota una notevole insoddisfazione per come è gestito il calcio inglese sul fronte seconde squadre e distribuzione della ricchezza. Questa scala di percezione è molto particolare: noi ammiriamo l'estero, ma chi c'è dentro spesso ne svela le magagne. Sento interviste in cui si sottolinea che da anni che la Premier League stia generando disuguaglianze sulla distribuzione dei profitti. Tra le grandissime e le altre, in Premier, c'è un distacco enorme che non fa bene al calcio".

Chi la spunterà per i due posti tra Chelsea, Man United e Leicester?
"Il Leicester ha perso troppi colpi, al di là della sfida con lo United all'ultima. Il Manchester non è nel miglior momento della stagione... Alla fine il Chelsea è favorito, perché il Leicester ha davvero perso troppo, solo in un paio di partite è stato realmente brillante. Lampard poi ha un bel caratterino, non le manda a dire".

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