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Avv. Stendardo: "Calcio femminile, splendida realtà che richiede norme nuove"

ESCLUSIVA TMW - Avv. Stendardo: "Calcio femminile, splendida realtà che richiede norme nuove"TUTTO mercato WEB
© foto di Balti Touati/PhotoViews
lunedì 6 aprile 2020, 12:27Calcio femminile
di Luca Esposito

Da calciatore è sempre stato un combattente e non tirava mai indietro la gamba, sempre nel rispetto dell'avversario, dei tifosi e dei suoi compagni di squadra. Lontano dal rettangolo verde stiamo scoprendo un ragazzo anche molto sensibile, sempre pronto a sposare qualsivoglia battaglia sociale sfruttando le conoscenze acquisite nel suo brillante percorso di studi. Qualche giorno fa si è occupato della spinosa vicenda del taglio degli stipendi, oggi l'avv. Guglielmo Stendardo parla di calcio femminile e, ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha rilasciato una interessante intervista :

Quale sarà il futuro del calcio femminile?

"Ultimamente è diventato una splendida realtà, ha restituito entusiasmo a tantissimi italiani, ha coinvolto tutti gli sportivi e si è fatto apprezzare per la sua semplicità. Stiamo parlando del calcio femminile, un movimento in continua crescita grazie allo straordinario risultato delle azzurre al recente mondiale".

Governo e FIGC hanno di recente annunciato di volersi attivare per adeguare la normativa ad un contesto in rapidissima evoluzione...

"Un contesto che è migliorato tantissimo, ancor di più dopo l’entrata di grandi club professionistici che hanno investito su un movimento in costante crescita. Servono dirigenti preparati in grado di capire che il calcio femminile non è un peso ma un’opportunità, occorrono riforme strutturali e proposte di sistema affinché il movimento possa crescere per poter progettare un percorso normativo;propositivo e costruttivo".

E’ assurdo che nessuna donna in Italia prenderà la pensione per aver lavorato nello sport, è d'accordo?

"Le atlete e le allenatrici nonché gli allenatori e gli altri operatori uomini del settore,sono professionisti de facto, ma non de iure. È evidente l’assenza di una legge. Sarebbe auspicabile un salario minimo per le giocatrici in Serie A e in Serie B".

Sarebbero tante le modifiche da apportare, in effetti...

"Vero. Penso ad esempio a una revisione dell’ utilizzo e del tesseramento di solo 9 straniere. Attualmente il numero di tesserate del calcio femminile è troppo basso rispetto ad altri contesti e i risultati in Champions confermano il problema. Aggiungerei una rivisitazione del tetto salariale degli stipendi per essere competitivi con gli altri paesi. Tutte riforme necessarie, soprattutto in tema di tutele e di diritti, che potrebbero promuovere un movimento straordinario e ricco di risorse. Per attuarle, però, occorrono menti, capacità e competenze specifiche in un settore nuovo ricco di possibilità. Pertanto cogliamo dalle avversità che stiamo vivendo delle opportunità incredibili per migliorare un mondo che all’ estero ha già dato tantissime soddisfazioni. Un nuovo mondo che badi all’etica nello sport e non solo al business, che pensi alla Lega Pro e il mondo dei dilettanti".

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