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L’Italia femminile e il Fattore G

L’Italia femminile e il Fattore GTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 4 ottobre 2019, 21:27Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Dopo tre gare di qualificazione ai prossimi Europei in cui l’Italia ha faticato, è apparsa poco brillante e lucida, ma ha comunque conquistato il bottino pieno ed è in testa al proprio girone al pari della Danimarca (che fin dal sorteggio si sapeva essere l’avversaria più forte del lotto). In queste tre gare non si è certamente vista la squadra che in Francia ha fatto appassionare l’Italia con le sue prestazioni e le sue vittorie, ma una più scarica fisicamente – sopratutto nelle prime due uscite – e con una certa difficoltà nell’andare a rete con appena sei reti all’attivo contro squadre che non hanno certo una difesa imperforabile (Malta ne ha subite otto solo contro la Danimarca all’esordio per fare un esempio).

La costante in queste prime uscite, potremmo dire il Fattore G, dell’Italia è senza dubbio Cristiana Girelli, attaccante con la maglia numero 10 sulle spalle e la capacità di andare a segno con regolarità impressionante. La juventina infatti ha messo la sua firma su tutte e tre le vittorie delle azzurre: gol ad aprire il 3-2 in terra d’Israele, gol decisivo col brivido (rigore sbagliato e ribattuta vincente) contro l’Armenia e infine il gol del definitivo 2-0 contro Malta questo pomeriggio dopo aver sfornato un assist di tacco al bacio per Bartoli (che ora le dovrà offrire una cena di sushi) per il primo vantaggio.

Tre gol in tre gare, nove punti conquistati. Il massimo col minimo – si fa per dire vista la sofferenza – sforzo per le azzurre che ora si proiettano verso la sfida di Palermo contro la Bosnia consapevoli che dall’inizio o a gara in corso c’è un Fattore G che può decidere ogni sfida.

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