Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Juve: il non-rigore di De Ligt e gli obbrobri nel regolamento. Inter: la furia di Conte, l’idea Ibra e la “crisi Lukaku”. Milan: la scelta di Pioli (occhio a Suso…) e la “fuga” di Scaroni. Roma: il perché degli infortuni

Juve: il non-rigore di De Ligt e gli obbrobri nel regolamento. Inter: la furia di Conte, l’idea Ibra e la “crisi Lukaku”. Milan: la scelta di Pioli (occhio a Suso…) e la “fuga” di Scaroni. Roma: il perché degli infortuniTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
martedì 22 ottobre 2019, 17:32Editoriale
di Fabrizio Biasin

Dieci pensierini (e ce la caviamo così).

1) Il Milan domenica ha giocato una buona partita. Non in senso assoluto, per carità, ma visti i precedenti sette turni di campionato certamente sì. Pioli ha cancellato tre mesi di esperimenti impossibili (puntare al calcio di Giampaolo senza offrigli il “materiale” adeguato: impresa impossibile) ed è tornato saggiamente al calcio di Gattuso, al suo 4-3-3. Come Gattuso ha iniziato male (sciagurato pareggio nel finale per entrambi) ma questa è la strada giusta.

2) Davvero, non ci interessa fare la morale a nessuno, ma un presidente (Scaroni in questo caso) che lascia lo stadio sul 2-1 a pochi minuti dalla fine non si può vedere, anche solo per una questione “strategica”.

3) L’hashtag #SusoOut diventa virale, i tifosi del Milan non ne possono più, gli allenatori – al contrario – continuano a farlo giocare. Ora, che lo spagnolo non sia decisamente in un gran momento lo vede persino mia nonna - è il rossonero che ha sbagliato più dribbling (11), quello che ha perso più palloni (32) e vinto meno tackles nelle prime 8 giornate di campionato - ma non accorgersi che non è una questione di “raccomandazioni” o altro, semmai di… Anzi no, scusate, dopo aver letto i dati forse è vero, meglio se si prende un paio di turni di riposo.

4) Conte si è incazzato. Qualcuno l’ha buttata là: “Mmmm, si è incazzato, qui gatta ci cova”. Vi sveliamo un segreto: dalla serie A ai tornei amatoriali, qualunque tecnico che vede la sua squadra passare dal “4-1 e partita chiusa” al “4-3 e stringiamo le chiappe” avrebbe avuto la stessa identica reazione. L’Inter di Conte è una realtà (7 vittorie in 8 partite in campionato non sono mai un caso) ma il percorso di crescita è ancora lungo, soprattutto quello che porta alla “gestione delle partite apparentemente chiuse”.

5) Per 15 giorni si è parlato di “Inter in emergenza offensiva”. Ed è vero, senza Sanchez tocca guardare al mercato, ma senza angoscia. I due attaccanti hanno risposto egregiamente sul campo (una doppietta a testa e tanti saluti al “Lukaku in crisi”) e questa cosa di “Ibra che potrebbe venire a dare una mano” sembra solo una panzana senza alcuna base concreta. Lo svedese è forte, fortissimo, anche a 38 anni, ma una società strutturata (e l’Inter lo è) sceglie prospetti su cui investire, non campioni con la data di scadenza, per quanto forti siano.

6) Ci si interroga molto sul perché dei tanti infortuni in casa Roma: la preparazione, il terreno di giuoco, le metodologie di allenamento, tutte le precedenti. Noi abbiamo una nostra concezione scientifica del casus: si chiama sfiga, solo sfiga.

7) La faccenda “rigore non dato al Bologna in Juve-Bologna” è grottesca per due motivi. Il primo: non è rigore, lo dice il regolamento. La seconda: tu – giornalista, tifoso, interessato qualunque – vai a leggere il suddetto regolamento (si trova ovunque) e a un certo punto non puoi far altro che pensare che chi l’ha scritto volesse in qualche modo prendere tutti per il culo, arbitri compresi. Cioè, non si capisce una fava, è scritto in avvocatese, complica la vita a chi lo legge e, soprattutto, a chi lo deve applicare. E in ogni caso (non nel caso-De Ligt, quello non era rigore) lascia spazio all’interpretazione soggettiva. Ma possibile che invece di semplificare riescano sempre a fare l’opposto, ovvero complicare le cose? E poi, porca miseria, chi scrive i testi, il Mascetti di Amici Miei?

8) Mancini: “Il ritorno in Nazionale di De Rossi e Buffon? È un’idea del presidente Gravina che mi aveva trovato d’accordo”. Il rispetto per i fenomeni qui citati è massimo, ma anche in questo caso – oh, opinione inutile e personale – che senso avrebbe? La Nazionale in qualche modo ha già svoltato, restare attaccati ai campioni del 2006 solo perché “darebbero una mano quanto a esperienza” sa di faccenda nostalgica e tipicamente italiana. Lasciamo che la “nuova Italia” faccia la sua strada, qualunque essa sia, senza eccessi di melassa.

9) Secondo me Tonali è forte.

10) Questa non c’entra niente ma è successa davvero e ve la sottopongo. Al bar. Lui a lei: "Diluvia da 10 ore. È tutto bloccato. È impressionante. Ha ragione Greta, dobbiamo svegliarci!". Lei a lui: "È ottobre, piove. Credimi, ti stai rincoglionendo". Non intendo lanciare messaggi sbagliati ma ha ragione lei: un po' ci stiamo rincoglionendo.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile