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L’Atletico tenta Suarez, ma lui vuole la Juve. Addio Dzeko, spunta Giroud. Kanté, no all’Inter. Conte che dice? Ok Vidal. Godin a Cagliari. Rebic è del Milan, Pioli ora vuole Chiesa. Presidenti, una furia su De Laurentiis

L’Atletico tenta Suarez, ma lui vuole la Juve. Addio Dzeko, spunta Giroud. Kanté, no all’Inter. Conte che dice? Ok Vidal. Godin a Cagliari. Rebic è del Milan, Pioli ora vuole Chiesa. Presidenti, una furia su De Laurentiis TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 11 settembre 2020, 17:34Editoriale
di Enzo Bucchioni

Giorni di riflessione e di incastri che non si completano, chiamiamola pausa, ma gli obiettivi delle grandi squadre sono sempre gli stessi.

Primo tormentone: la Juve aspetta Suarez, Suarez vuole la Juve, e allora perché non si fa?

Dalla Spagna arrivano sussurri e grida, ci sarebbe una mossa di disturbo dell’Atletico di Madrid, qualcuno sta pensando a mettere in piedi un giro da Fantacalcio con Morata che torna alla Juve, Suarez e Zapata dell’Atalanta dal Cholo Simeone. Ipotesi caduta in fretta per il no di Suarez che pare non gradisca l’Atletico e perché Morata viene valutato troppo, ma attenzione perché Morata alla Juve piace e Zapata è da tempo nel mirino dei colchoneros.

In realtà i ritardi per Suarez sarebbero dovuti essenzialmente a due fattori, il primo è stato risolto e si chiama Higuain. Da oggi possiamo dire che non è più un giocatore della Juventus, dopo una buonuscita da 4 milioni andrà a Miami con Beckham, il bilancio soffre di minusvalenza, ma il monte ingaggi si libera di uno stipendio di prima fascia. Ora Suarez può arrivare, la casella attaccante è vuota.

Ma non basta, c’è anche da risolvere il problema del passaporto italiano e l’esame online al quale si dovrà sottoporre Suarez è confermato per la prossima settimana. Dopo si potrà chiudere. Suarez è un grande giocatore, lo conosciamo bene e ogni parola in più diventa inutile, una domanda però sorge spontanea: ma non sarebbe stato più utile uno come Dzeko per stare in mezzo a Ronaldo e Dybala?

Giro la domanda a Pirlo perché la mia risposta conta poco, ma i dubbi mi rimangono. Tre grandi giocatori in qualche modo solisti fanno un grande attacco? Forse sì, ma due grandi giocatori con l’intelligenza tattica e i movimenti di Dzeko io me li gioco sempre. Comunque il discorso è chiuso. Tanto più che ora, dopo l’infortunio di Zaniolo, sembra brutto per Dzeko andare dalla Roma a dire voglio andar via. Caso mai più probabile che la Juve si cauteli riportando in rosa Kean, attaccante con altre caratteristiche. Oppure andando su un usato sicuro come Giroud che viene spesso accostato a squadre italiane (Inter, Roma e Napoli), ma poi nessuno lo piglia mai. E’ la volta buona per i bianconeri? Chissà. Tutto qui per la Juve? No, Locatelli arriverà, ma ci vuole pazienza. E Chiesa è sempre sullo sfondo. Prima però c’è da sfoltire la rosa, c’è da trovare collocazione e denaro per Douglas Costa e Bernardeschi.

Secondo tormentone: quando arriva Kantè all’Inter? Sarei tentato di rispondere mai più, ma la prudenza e soprattutto i precedenti del calciomercato mi inducono a lasciare una porta aperta. Però la vedo dura, durissima. Il Chelsea che ha fatto un grande squadra, ha detto no alle avances dell’Inter che per Kantè ha offerto anche Eriksen e Brozovic, offerta rispedita al mittente. I londinesi vogliono sessanta milioni, hanno speso tanto e qualche rientro lo fanno volentieri, ma l’Inter non ha grande liquidità. Inoltre s’è messo in mezzo il Manchester United a far scendere ancora di più le possibilità nerazzurre. Che fare? Intanto l’Inter ha bloccato Nainggolan che partirà soltanto nelle ultime ore di mercato e comunque non prima che l’Inter abbia completato l’organico chiesto da Conte. A proposito, chi dirà all’allenatore che il primo nome della sua lista, Kantè appunto, non verrà in nerazzurro? Non vorrei vedere la sua faccia. E se è vero che si consolerà con Vidal ormai quasi d’accordo per bonus e controbonus con il Barcellona, sono due giocatori diversi e complementari. Marotta sta cercando un simil-Kantè, ma non è facile. Sarà un tema per le prossime settimane. Intanto Godin andrà a chiudere la carriera a Cagliari, regalato per i buoni rapporti con Giulini e perché la moglie è nata a Cagliari e il padre ha giocato con i rossoblù. Nostalgia…Per sostituirlo si fa il nome di Acerbi che non rinnova con la Lazio, ma se qualcuno porta via un giocatore del genere e in questo modo a Lotito merita il premio Nobel. Vedremo.

TERZO TORMENTONE Come mai il Milan non chiude per Rebic? Fatto. L’accordo è stato trovato ieri, all’Eintracht andrà definitivamente Andrè Silva mentre Ante Rebic sarà un attaccante del Milan con un contratto triennale a tre milioni l’anno. Le due operazioni sono staccate contabilmente, ma complementari. Resta solo da capire la valutazione data a Rebic con la Fiorentina che vigilia per evitare di trovarsi come il famoso Pietro con una mano davanti e l’altra di dietro…Come sappiamo, ai viola dovrà andare il cinquanta per cento della rivendita di Rebic e i tedeschi non potranno mica raccontare di averlo regalato, anche se la trattativa è stata curata personalmente da Ramadani. In attesa di sapere, il Milan non ha mollato la pista Chiesa. Il lavoro sottotraccia continua e il ritorno di Rocco Commisso a Firenze previsto per la prossima settimana, dovrebbe chiarire definitivamente se Chiesa è in vendita e a quali condizioni perché, come dicevamo, oltre al Milan anche la Juve è sempre attenta anche se nessuno fa la prima mossa per evitare di far lievitare il prezzo. Il Milan ha capito che Paquetà non piace (andrà in Francia) e sta preparando un’altra soluzione mista fra denaro e giocatori. Accordo difficile. Più facile invece ragionare con la Juve che oltre al cash ha ragazzi come Luca Pellegrini che piace molto, del team di Raiola, ma piace anche Nicolussi Caviglia, gran talento del 2000, che fa gola anche all’Atalanta e ad altre società. Ne sentiremo parlare.

Quarto tormentone Ma come mai De Laurentiis non vende Koulibaly? Molto semplice, perché il City non vuol parlare direttamente con il Napoli per lo sgarbo (per loro) fatto con la cessione di Jorginho al Chelsea due anni fa e usa un intermediario (il solito Ramadani) rendendo tutto più complicato. Offerti settanta milioni, De Laurentiis ne vuole di più, ma non vendere neppure quest’anno il difensore sarebbe un grande errore, già si è deprezzato dopo una stagione fatta di alti e bassi e si vede che ha voglia di una nuova esperienza. Fra l’altro questi soldi serviranno a chiudere operazioni del tipo Veretout ed altro, quindi cedere Koulibaly è urgente e si farà. Non si farà più Under che dopo il crac di Zaniolo la Roma ha tolto dal mercato bloccando di fatto anche Milik al Napoli.

A proposito di De Laurentiis, è positivo al Covid e ieri sera è stato trasportato in ambulanza a Roma. Gli facciamo un grande in bocca al lupo, ma la leggerezza di presentarsi in Lega in condizioni non ottimali, ha scatenato la reazione dei colleghi presidenti che oltre alla corsa ai tamponi per capire se sono stati infettati, sono parecchio infastiditi. Per non andare oltre. Pare che la Procura Federale abbia aperto un’inchiesta per il comportamento del presidente del Napoli non rispettoso del protocollo. Ma attenzione, serve maggiore sensibilità e abbassare la guardia sarebbe un errore gravissimo. Ieri sera è risultato positivo anche Boga del Sassuolo, non è ancora il tempo per riaprire gli stadi. Purtroppo.

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