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Pogba all’Inter, ecco perché da ieri è possibile. Nell’affare Moise Kean. E poi Chiesa e Tonali. Marotta-Raiola, amicizia ritrovata. Juve, scambio Higuain-Rodrigo. Si gioca? Malagò-Gravina guerra aperta

Pogba all’Inter, ecco perché da ieri è possibile. Nell’affare Moise Kean. E poi Chiesa e Tonali. Marotta-Raiola, amicizia ritrovata. Juve, scambio Higuain-Rodrigo. Si gioca? Malagò-Gravina guerra apertaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 24 aprile 2020, 18:48Editoriale
di Enzo Bucchioni

Come se non bastasse il Coronavirus e il dramma umano, economico e finanziario che si porta dietro da mesi, nel calcio c’è da registrare una continua guerra sotterranea fra poteri che complica ancora di più la possibile ripresa della stagione. Ieri ennesima puntata dello scontro a botta di comunicati fra il numero uno dello sport italiano Malagò e il presidente della Federcalcio Gravina. Direte chissenefrega, se non fosse che in questo clima a rimetterci è solo il calcio da tempo in mano a dirigenti senza una visione del futuro. E’ possibile che la Federcalcio vari un protocollo per riprendere a giocare senza informare il Coni? Anche no, in un mondo normale. Ma il calcio pensa sempre di essere al di sopra di tutto e di tutti, anche del Coronavirus.

Ma si riprende a giocare? Quando si riprende?

La risposta del ministro della salute arriverà nel quadro delle disposizioni per la parziale riapertura del Paese. Difficile per il pallone pensare al quattro maggio, meglio attorno al 10 o anche oltre. Rispettare le norme sanitarie non sarà facile in uno sport di squadra e di contatto, ma vallo a spiegare ai Signori del Pallone che hanno promesso a Sky e Dazn che riprenderanno a giocare per incassare l’ultima tranche dei diritti televisivi…

In attesa, le società hanno ripreso a pieno ritmo i piani per il futuro anche perché se si dovesse tornare a giocare, certi giudizi non potranno cambiare, sarà un pezzo di stagione tecnicamente falsato.

L’Inter, ad esempio, sa bene di cosa ha bisogno, quello che ha funzionato e quel che deve migliorare. Tiene in caldo l’ipotesi Lautaro al Barca e cercherà di ottenere in cambio Griezmann con conguaglio, ma nel frattempo Marotta è andato oltre. In questo periodo ha riallacciato una vecchia amicizia con Mino Raiola che non lavorava più con l’Inter da quasi dieci anni. Marotta e Raiola ai tempi della Juve erano quasi coppia calcistica di fatto. Pogba arrivò a Torino proprio grazie a questa intesa. E così, in virtù di stima pregressa e di interessi comuni, ecco che Pogba all’Inter può diventare davvero il colpo dell’estate.

Ieri la conferma è arrivata da Manchester, la società inglese ha fatto cadere il diritto di rinnovo del contratto del francese quindi si andrà alla scadenza fissata nel 2021 che, in pratica, significa mettere il giocatore sul mercato. Non c’è un automatismo che ci porti a pensare che Pogba-Inter sia una destinazione già fatta, ma possiamo dire con certezza che adesso in corsa ci sono anche i nerazzurri oltre a Real, Juve e Psg. E le chance sono tante.

Raiola sta preparando il terreno, i rapporti fra Manchester e Inter sono ottimi (Lukaku, Sanchez, Young) per trovare un’intesa sul costo del cartellino e il giocatore ha dato l’ok per tornare con Conte, l’allenatore che lo ha lanciato. Si sta lavorando.

Raiola, fra l’altro, ha messo sul piatto anche un altro ex Juve, suo assistito, vale a dire il giovane Moise Kean, 20 anni, attaccante che Marotta conosce bene e che tornerebbe volentieri in Italia dall’Everton anche per provare a conquistare la maglia azzurra. L’intesa Marotta-Raiola è ad ampio raggio e i frutti si vedranno presto. La trattativa con il Manchester è avviata, si sta lavorando soprattutto per l’ingaggio del giocatore attualmente fuori portata. Ma le soluzioni non mancano, fra sconti fiscali con la nuova normativa, spalmature e bonus vari. In questo Marotta e Raiola sono maestri, vedremo cosa tireranno fuori.

Dire oggi che Pogba arriverà all’Inter è prematuro, ma di vero c’è che i nerazzurri ci stanno provando e ci proveranno fino in fondo, senza paura della concorrenza.

Il signor Zhang ha risorse e vuole rilanciare in questo momento difficile. Prepara un’altra campagna di prima fascia che prevede il recupero di risorse attraverso le cessioni di Icardi e Perisic e investimenti su giocatori pronti (Pogba e non solo) e giovani talenti (Chiesa e Tonali). Quest’ultimo è un altro fronte.

Per i due ragazzi della Fiorentina e del Brescia ci sono a disposizione cento milioni. Marotta sta convincendo Cellino e il giocatore è praticamente d’accordo, per Chiesa il discorso è più complicato. La Fiorentina pensa di portare a casa una settantina di milioni, ma oggi è difficile trattare su queste basi. Lo scenario è aperto, si potrebbe anche lavorare su un’intesa per il 2021-2022, con Chiesa a Firenze per un altro anno. Soluzioni e ipotesi di lavoro che però saranno approfondite soltanto più avanti, quando Rocco Commisso potrà tornare dagli Usa e la situazione calcistica sarà più chiara. Luglio? Ipotesi plausibile.

Per la difesa continua a proporsi Vertonghen, sponsorizzato da Lukaku, parametro zero dal Tottenham, ma sul 33enne belga Marotta non è convinto. C’è già Godin, un esperto sarebbe di troppo.

Tornando a Pogba, è scontato che sul centrocampista francese ci sia anche la Juve. Praticamente è dal giorno dopo il ritorno al Manchester che Pogba si sta proponendo alla Juve della serie “si stava meglio quando si guadagnava meno…”. Ma la Juve può permettersi un colpo di questo tipo con un altro aumento enorme del monte ingaggi? Difficile.

Più facile arrivare a Jorginho del Chelsea, come scritto qualche tempo fa, sicuramente giocatore meno importante, ma meno costoso e fondamentale per il gioco di Sarri. E’ proprio lui che l’allenatore vorrebbe per sveltire la manovra e attuare meglio il suo calcio che oggi fatica con la regia di Pjanic.

Ma il primo problema da risolvere per i bianconeri si chiama Higuain. Tornerà o non tornerà dall’Argentina?

Lo sapremo presto, appena si fisserà la ripresa degli allenamenti e partiranno le convocazioni. L’aria non è bella e la Juve non è tranquilla perché oltre a Higuain c’è da fare i conti con Dybala reduce dal Coronavirus. E la Signora (se si riprenderà) dovrà giocarsi campionato e Champions in debito di punte..

Che farà Higuain? Ha capito perfettamente che la Juve lo vuole scaricare, ha il contratto in scadenza nel 2021 e cerca di guidare le danze. Il ragionamento è spietato. Se la Juve mi vuole, mi rinnovi il lauto contratto e torno. Altrimenti resto in Argentina e per non andare via a zero, li costringo a vendermi dove voglio io, al River o ai Galaxy negli Usa per fare cassa. La Juve, ovvio, non è impreparata e sta cercando soluzioni alternative. E’ pronto a dare una mano il superprocuratore Mendes che sta lavorando con il Siviglia per uno scambio con il suo assistito Rodrigo, quattro anni più giovane di Higuain. Una pista da seguire senza dimenticare Icardi dal Psg con Pjanic in Francia, o l’ultimo pensiero Milik che piace molto a Sarri. La Juve lo valuta 40 milioni, il Napoli ne vuole molti di più. Non è un’operazione facile, De Laurentiis tiene duro, ma se non rinnova, il polacco si libera nel 2021 e sul piatto ci sono anche i vari Mandragora, Rugani, Romero e De Sciglio da scegliere che fanno gola. Al Napoli punta Bernardeschi, ma qui il discorso si potrebbe arenare.

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