La prima di Shevchenko con il Genoa è negativa. Difesa ok per 80 minuti, attacco sterile

Non è andata come qualcuno forse in cuor suo sperava la prima di Andriy Shevchenko sulla panchina del Genoa. L'avversaria d'altronde non era delle più semplici, una Roma non solo superiore sulla carta ma anche ferita dalle vicende recenti, e nessuno è dotato di bacchetta magica così come il fresco ex ct dell'Ucraina. Rimasto su una "linea Ballardini" di pensiero, ha scelto la continuità del 3-5-2 per la prima uscita, in cui però è mancato ancora molto l'attacco.

Per far coppia col veterano Pandev la scelta è ricaduta sul giovane e pimpante Ekuban, ma non è stata ripagata.

In generale si è visto un Genoa un po' troppo sterile in fase offensiva, che ha sì tenuto bene per oltre ottanta minuti in fase difensiva ma una volta subito il primo gol non ha mai regalato la sensazione di poter rientrare in gara. Di lavoro da fare Shevchenko ne avrà, l'augurio suo e del suo staff è che con la presidenza sia cambiato anche il trend di giudizi sui tecnici e tempo concesso loro rispetto all'era Preziosi.