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La mossa vincente di Mourinho dalla panchina: Genoa battuto 0-2, doppietta di Afena-Gyan

La mossa vincente di Mourinho dalla panchina: Genoa battuto 0-2, doppietta di Afena-GyanTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 21 novembre 2021, 22:38Serie A
di Dimitri Conti

Con qualche fatica, forse più del previsto, ma la Roma riesce ad espugnare il campo del Genoa. Esordio amaro per il nuovo allenatore rossoblù Shevchenko, piegato dal gol del subentrato Afena-Gyan all’82’.

Primo tempo Roma ma senza gol
Mourinho sceglie di mettersi a specchio e adatta Mkhitaryan interno di centrocampo ed El Shaarawy tornante a tutta fascia nel 3-5-2. Modulo “alla Ballardini” anche per l’esordiente Shevchenko, che tiene fuori Destro. Partono meglio gli uomini di Mourinho che, dopo aver fatto le prove generali con l’ex Shomurodov di testa prima e con un mancino masticato poi, troverebbero la via del gol al quarto d’ora: la meravigliosa frustata mancina di Mkhitaryan, però, è invalidata dal tocco di Abraham con la mano. Rare tracce di Genoa, prima della clamorosa chance divorata alla mezz’ora da Shomurodov: forse offuscato dalla nostalgia, l’uzbeko spara alle stelle il goloso invito di El Shaarawy. L’ultimo quarto d’ora della prima frazione vede poco o nulla sul piano della proposta offensiva. La Roma procede disordinatamente a testa bassa, il Genoa dà l’impressione di poter ripartire grazie ad alcune gambe potenti (su tutti Rovella ed Ekuban nei primi 45’) ma manca di qualità.

Mourinho la vince in una mossa
La prima emozione della ripresa, che parte senza cambi e con un mancino respinto che sa di prova di redenzione per Shomurodov, è il tentato bis di Mkhitaryan, di nuovo col piede debole ma stavolta alto. Davanti alla Roma a lungo sembra mancare qualcosa per sfondare la nutrita cortina difensiva di Shevchenko: Abraham e Shomurodov non si trovano, i centrocampisti non arrivano. Dal canto suo il neo-tecnico del Genoa sembra aver appreso bene le basi tattiche della difesa all’italiana nei suoi trascorsi. Dopo l’ennesimo tentativo di uno scatenato Mkhitaryan, inizia pure la partita di Rui Patricio, che in tuffo salva sulla carambola Sturaro-El Shaarawy. Il Faraone si dà da fare anche sul fronte opposto e combina con l’altro protagonista fin lì, il secondo dei grandi adattati Mkhitaryan, pericolosissimo più volte da fuori sia col destro che col sinistro. La mossa vincente di Mourinho arriva dalla panchina e - a sorpresa - è il giovane Afena-Gyan e non Zaniolo. Lo zampino ispiratore è ancora quello di Mkhitaryan: provati numerosi assoli, si traveste da assist-man e apre la via per il gol del baby ghanese, subito corso ad abbracciare il mentore Mourinho in panchina. Il colpo si rivela troppo duro per il Genoa, che non costruisce una reazione concreta e anzi cade per la seconda volta a pochi secondi dal triplice fischio, con la doppietta dello scatenato Afena-Gyan, che insacca all’incrocio col destro dai venticinque metri. Mourinho se lo coccola e riporta i giallorossi a -3 dalla Champions.

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