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Da Bayer Neverkusen a Neverlusen: Xabi Alonso conquista il primo Meisterschale dopo 120 anni

Da Bayer Neverkusen a Neverlusen: Xabi Alonso conquista il primo Meisterschale dopo 120 anniTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 15 aprile 2024, 00:33I fatti del giorno
di Michele Pavese

Un trionfo atteso 120 anni. Per la prima volta nella sua storia, il Bayer Leverkusen conquista il Meisterschale e diventa campione di Germania. Lo fa nel modo migliore possibile, con cinque giornate d'anticipo, in un torneo dominato praticamente dalla prima giornata. Sono addirittura sedici i punti di vantaggio sul Bayern Monaco, che abdica dopo 11 anni cedendo lo scettro a una squadra che è ancora imbattuta e potrebbe conquistare altri due titoli: la Coppa di Germania (DFB-Pokal), dove l'attende la finale contro il tutt'altro che irresistibile Kaiserslautern, e l'Europa League, con una semifinale praticamente ipotecata grazie al 2-0 rifilato al West Ham nella gara d'andata.

Da Bayer Neverkusen, com'era stato ribattezzato nel 2002 a causa dei tre successi sfumati sul più bello (finale di Champions, di Coppa e Bundesliga persa all'ultima giornata), a Bayer Neverlusen, la formazione imbattibile guidata da un allenatore giovane ma che è già ambito dai club più importanti d'Europa. Xabi Alonso è il vero artefice di questa straordinaria impresa: a 42 anni e alla sua prima esperienza su una panchina importante, il tecnico basco ha vinto il jackpot con il suo 3-4-3 e un gruppo giovane, che ha mostrato tante individualità interessanti.

È il caso dei due esterni, Jeremie Frimpong e Alejandro Grimaldo, ma anche del bomber Victor Boniface e soprattutto di Florian Wirtz, consacratosi come stella di prima grandezza. A marzo del 2022 si ruppe il legamento crociato e fu costretto a saltare il Mondiale in Qatar, la scorsa stagione gli è servita per ritrovare il feeling con i compagni. Oggi, il 20enne talento di Pulheim è già una certezza ed è stato il vero trascinatore delle Aspirine, con 17 gol e 18 assist in 41 partite.

A Monaco, intanto, si leccano le ferite: sfuma il 12° titolo consecutivo anche per Kingsley Coman, sempre campione nazionale da quando è approdato tra i professionisti (2 Ligue 1 col PSG, una Serie A con la Juventus e otto Bundesliga in Baviera), mentre continua la maledizione di Harry Kane: l'inglese era approdato alla corte di Tuchel sperando di sollevare finalmente un trofeo, ma gli resta solo la Champions League in un'annata in cui - ironia della sorte - sta per battere il suo record personale di reti (è a quota 39, nel 2017/18 furono 41). Il tabù, invece, lo ha infranto Xabi Alonso, che ha dedicato il successo ai suoi predecessori. Vincere con stile.

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