Italia, è il giorno della sfida decisiva. Almeno 4 cambi, Jorginho non è più il nostro rigorista

Ci siamo. La Nazionale di Luciano Spalletti è pronta a scendere in campo per la decisiva sfida contro l'Ucraina. Sul campo neutro di Leverkusen, gli azzurri disputeranno l'ultima gara del girone di qualificazione verso Euro 2024 con l'obiettivo di staccare il pass ed evitare i play-off di marzo. Per farlo, servirà un risultato positivo. "Ma non giocheremo per il pareggio", ha detto in conferenza stampa Nicolò Barella. "E' molto più facile gestire la partita quando c'è un risultato acquisito, proveremo a vincere e a mettere la partita sui nostri binari. Ottenere altri tre punti sarebbe un ulteriore step di fiducia, vincere una gara non è pareggiarla ma sappiamo di poterla anche pareggiare. A fine partita eventualmente non dobbiamo per forza inseguire il successo, ma sempre meglio provare a vincerla subito".

Luciano Spalletti ha annunciato 4-5 cambi rispetto alla sfida di venerdì sera contro la Nord Macedonia. E che Jorginho dopo l'errore dal dischetto, il quarto consecutivo, non è più il nostro rigorista: "Abbiamo altri calciatori che possono tirare i rigori, sarebbe sbagliato andare a forzare un'altra volta Jorginho sul dischetto. Sarebbe un metterlo in difficoltà chiedergli di battere un rigore ora".

Dall'altro lato l'Ucraina è costretta a conquistare i tre punti se vuole evitare i play-off, da ieri una certezza grazie alla qualificazione della Bosnia: "Stiamo vivendo un momento difficile e vogliamo regalare delle emozioni positive alla nostra gente, vogliamo supportarli sapendo che le partite della nazionale possono aiutare i nostri ragazzi, i nostri soldati. Non abbiamo bisogno di motivazioni extra per una partita del genere", ha detto in conferenza stampa il ct Serhij Rebrov.