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Arturo Vidal è croce ma non ancora delizia della seconda Inter di Antonio Conte

Arturo Vidal è croce ma non ancora delizia della seconda Inter di Antonio ConteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 26 novembre 2020, 08:40Il corsivo
di Simone Bernabei

Arturo Vidal è sempre stato un pallino di Antonio Conte. Lo ha allenato ed esaltato alla Juventus, probabilmente lo voleva al Chelsea, finalmente lo ha ottenuto all’Inter. Dopo un inseguimento mica da ridere. Già perché il cileno è obiettivo di mercato dei nerazzurri da oramai parecchio tempo. Già negli ultimi mesi di Spalletti si era capito che l’Inter aveva messo gli occhi su di lui. Poi ha provato a prenderlo in estate, in inverno soprattutto e finalmente lo scorso settembre il Guerriero e Conte hanno potuto riabbracciarsi. E iniziare a progettare insieme come rendere ancora più grande una squadra che lo scorso anno è arrivata seconda in campionato ed in finale di Europa League. L’ingresso in squadra di Vidal, unito a quelli di Kolarov e Hakimi, doveva aumentare lo spessore tecnico e soprattutto di personalità della squadra. Di abitudine al successo, direbbe qualcuno. E invece, per ora, il cileno ha portato minore equilibrio, qualche errore di troppo e un rosso che rischia di pregiudicare il cammino europeo suo e dei compagni di squadra.

Protagonista negativo in Champions League - Peggiore in campo col ‘Gladbach (4,5), senza infamia e senza lode con lo Shakhtar (6), maluccio nel ko di Valdebebas (5,5), malissimo ieri (4). Insomma, ciò che Vidal doveva dare in più all’Inter, in realtà lo sta togliendo. E dire che col suo Cile segna e domina e in campionato lo si è visto indossare anche vesti pregiate. Ma non in Champions. Non in campo europeo, suo habitat naturale dopo le blasonate avventure passate. Il doppio svarione all’esordio coi tedeschi è costato 2 punti, la non lucida follia di ieri almeno altrettanti. Un anarchico come lui, un portatore di caos non sempre ragionato ma spesso efficace, dovrebbe sconvolgere le partite in meglio, almeno nelle idee del suo allenatore. Oggi invece sta complicando non poco le sorti europee della squadra. Non che la colpa sia soltanto sua, intendiamoci. L’Inter vista col Real Madrid e più in generale in questo avvio di stagione è lontana parente di quella bella, concreta e telecomandata dello scorso anno. Ma quel salto in avanti che tutti si aspettavano potesse e dovesse portare il nuovo titolarissimo del centrocampo nerazzurro non è arrivato. E anzi, se possibile la squadra di Conte sembra aver fatto diversi passi indietro...

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