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Wembley resta, ma il Qatar non si conquista coi ricordi. Italia, ritrova ciò che eri (poco tempo fa)

Wembley resta, ma il Qatar non si conquista coi ricordi. Italia, ritrova ciò che eri (poco tempo fa)TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 15 novembre 2021, 09:30Il corsivo
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Belfast

Nella città che omaggia il Titanic con un bellissimo Museo l'Italia questa sera dovrà evitare di affondare. Dovrà farlo ritrovando ciò che era non troppo tempo fa, riscoprendo quel senso di unione e quella voglia di sorprendere smarrita nei festeggiamenti copiosi e meritati che hanno fatto seguito alla magica notte di Wembley. Calo fisiologico, forse qualcosa di più. Ammettere i propri errori - dicono gli psicologi - è sempre il primo passo per prenderne coscienza, per voltare pagina. E ieri Bonucci ha finalmente ammesso che questa squadra non è la stessa che ha vinto quattro mesi fa. "Inconsciamente, dopo la vittoria dell'Europeo abbiamo un po' perso quello spirito che ci ha permesso di trionfare questa estate", ha detto colui che anche stasera sarà il capitano degli azzurri. Fascia sul suo braccio perché non ci sarà Giorgio Chiellini e con lui altri 11. Toloi, Kean, Spinazzola e Verratti hanno dato forfait prima delle convocazioni, Zaniolo, Pellegrini, Immobile, Chiellini, Bastoni, Calabria, Biraghi e Sirigu in corso d'opera. Ci sarebbe da costruirci una squadra, con tanto di riserva, ma Mancini non è ct che cerca gli alibi. Né vuole aumentare la pressione su una gara già delicata di suo.

Calma. Niente ansia. Spensieratezza. Giochiamo come sappiamo. Sono i suoi messaggi, quelli di un ct che negli ultimi tre anni e mezzo ha fatto cose straordinarie ma ora si trova in una situazione inedita anche per lui: dopo l'Europeo, l'Italia ha conquistato due vittorie, tre pareggi e ha perso con la Spagna. Un bottino più che magro per una squadra che da quando c'è Mancini ct ha riscritto la storia anche con la striscia di risultati utili consecutivi più lunga di sempre per una Nazionale.

Quei risultati però non scendono in campo. E' il bello del calcio. Sul terreno di gioco ci sarà invece un'Irlanda del Nord che non è la Svizzera ma in casa - nel suo Windsor Park - ha fermato anche la Svizzera, oltre alla Bulgaria e alla Lituania. Tre partite casalinghe senza perdere né subire reti sono un messaggio che non può essere sottovalutato. E infatti Mancini l'ha sottolineato più volte: "Innanzitutto pensiamo a conquistare i tre punti, poi se ci riusciamo con più gol meglio..." Anche perché di questi tempi gli azzurri faticano a vincere, figurarsi se possono scendere in campo pensando alla goleada. Sarebbe presuntuoso, soprattutto in uno stadio e contro un avversario che nasconde delle insidie.
Alla goleada, volente o nolente, dovrà invece pensare la Svizzera. Perché gli elvetici - se l'Italia farà la sua parte - non potranno vincere con meno di tre gol di scarto per ambire al sorpasso all'ultima curva. Sarà un duello a distanza, la Svizzera nel suo stadio e l'Italia nella città del Titanic ma anche di George Best. Colui che più di chiunque altro ha estremizzato il connubio calcio/divertimento. Quel connubio che Mancini vuole vedere in campo anche stasera per scacciare - definitivamente - gli spettri del passato.

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