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Mirko Antonucci, il baby Perotti in missione per convincere Fonseca

Mirko Antonucci, il baby Perotti in missione per convincere FonsecaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 19 luglio 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

La Roma muove i primi passi del suo anno zero, in una stagione all’insegna del rinnovamento che potrebbe rappresentare una ottima occasione per qualche giovane desideroso di mettersi in mostra e di ritagliarsi un posto al sole nel futuro giallorosso. Nel novero dei talenti in rampa di lancio c’è Mirko Antonucci, cavallo di ritorno dopo la prima stagione a tempo pieno da professionista, giocata in prestito con la maglia del Pescara. Un rientro a Trigoria teoricamente soltanto di passaggio, anche se nella prima uscita amichevole della stagione il ragazzo classe ’99 ha mostrato di avere in testa la pazza idea di provare a convincere il nuovo tecnico Fonseca a scommettere su di lui.

Messaggio a Fonseca - Antonucci è tornato alla base dopo una prima stagione da professionista all’insegna di un barometro tendente al bello. Dopo gli esordi in Serie A e in Champions League (nella semifinale di ritorno contro il Liverpool) del 2017-18, il jolly offensivo di scuola giallorossa si è ben integrato a Pescara, chiudendo la sua annata in Abruzzo con ventuno presenze all’attivo e una esperienza importante maturata anche nei playoff per la promozione. Un bilancio indubbiamente positivo, che ha acceso l’interesse di molti club anche di Serie A (su tutti Genoa e Sassuolo) pronti a dargli una chance nel massimo campionato. La Roma per il momento ha preso tempo, convocandolo per il ritiro estivo al quale Mirko si è presentato tirato a lucido e con tanta voglia di far bene. Intenzioni messe subito in chiaro nella sgambata contro il Tor Sapienza, primo test della stagione giallorossa. Entrato nella ripresa, Antonucci è stato tra i migliori dei suoi, propiziando il settimo gol della squadra di Fonseca (tiro sul palo e poi in rete dopo la deviazione di schiena del portiere avversario) e chiudendo la sfida col tocco sottomisura che è valso il 12-0 finale. In mezzo, un assist di zucchero per lanciare Florenzi verso il decimo gol del match e soprattutto la rete del 9-0, realizzata al termine di una combinazione tutta di prima che si è meritata gli applausi del pubblico presente. Una presentazione niente male per il ragazzo che ha mosso i primi passi nella Polisportiva De Rossi, e che ha lanciato un messaggio forte e chiaro a mister Fonseca, lieto di scoprire le doti del fantasista cresciuto in casa.

Baby Perotti - Jolly offensivo in grado di giocare su entrambe le corsie d’attacco (anche se la fascia mancina resta quella prediletta), Antonucci è un destro naturale che può vantare una dimestichezza non comune nel trattare il pallone con entrambi i piedi, dote che lo rende difficilmente battezzabile dai difensori avversari. Tecnica individuale di alto livello, unita a movenze eleganti quando conduce il pallone e si prepara a sfidare nell’uno contro uno il diretto marcatore. Un aspirante Diego Perotti insomma, visti i molti tratti in comune con l’argentino dal quale ha imparato molto lavorando a stretto contatto in allenamento. Bravo a muoversi senza palla, Mirko ha bisogno di aumentare il suo fatturato offensivo e la sua pericolosità sotto porta: lo zero alla voce gol segnati nella stagione giocata a Pescara ne è la riprova, una “virgola” che sarà chiamato a riscattare in quella che potrebbe essere l’annata della definitiva consacrazione. Il salto nel calcio dei grandi è stato assorbito senza particolari contraccolpi, grazie ad una struttura fisica non certo da gigante, ma comunque più che sufficiente per permettergli di tenere testa ai colleghi più maturi. Evitare pause e cali di rendimento all’interno della stessa gara sarà la sfida per il futuro a breve termine, di pari passo con una maggiore apertura caratteriale per un profilo introverso e taciturno fin dai tempi del suo arrivo in giallorosso. Quelli della Roma sono stati i colori del suo passato da aspirante calciatore e, ad oggi, sono anche quelli del presente, in attesa di un futuro ancora tutto da scrivere. Mister Fonseca, intanto, prende appunti: chissà che, con altre prestazioni come quella di ieri, Antonucci non possa riuscire a stuzzicare la fantasia del tecnico portoghese.

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