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Vecchi: "Quarantena da leoni in gabbia. Vogliamo fare qualcosa di importante"

Vecchi: "Quarantena da leoni in gabbia. Vogliamo fare qualcosa di importante"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 17 giugno 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Stefano Vecchi si sta preparando ai play-off: l’allenatore del Südtirol, squadra tra le protagoniste del campionato di Serie C nel girone B, si avvicina alla fase ad eliminazione diretta in cui cercherà la prima storica promozione della squadra altoatesina. L’esordio dei biancorossi avverrà il 5 luglio, quando al Druso arriverà una tra Sambenedettese e Triestina per il secondo turno dei play-off.

Mister, cosa pensi delle decisioni prese per finire la stagione?
“Non avevo idea di cosa avrebbe deciso il Consiglio Federale, ma mi aspettavo un compromesso che non fosse né finire la stagione regolare né fermare tutto. Penso sia giusto andare ai play-off e allo stesso tempo promuovere le prime in classifica, anche se il nostro girone forse era un po’ più aperto degli altri due. Probabilmente avrei ritenuto più corretto che l’ultima in classifica si giocasse la salvezza, ma è stato deciso così. Spero che squadre come il Rimini abbiano possibilità di venire ripescate, perché retrocedere in questo modo sa di beffa".

Come ha passato la quarantena?
“Un po' a Bolzano e un po' a casa mia, ho letto molto e ho cercato di aggiornarmi. L’Assoallenatori, ma anche i vari giornali sportivi, hanno dato il via a delle belle iniziative che hanno permesso a noi tecnici di rimanere in contatto e sempre sul pezzo. Ho cercato di riordinare le idee e sistemare un po' di cose che mentre si allena magari delle volte vengono trascurate".

La tua squadra invece? Come li hai seguiti?
“Li ho seguiti personalmente quasi tutti i giorni assieme ad Alberto Berselli, il nostro preparatore atletico, che li ha fatti lavorare durante il lockdown. Io ho cercato di tenermi in contatto con loro, per vedere come stavano e anche per cercare di tenere un minimo di tensione alta. Appena c'è stata la possibilità di fare allenamenti singoli li abbiamo subito messi all'opera".

Come hanno vissuto la quarantena?
“Sinceramente? Come dei leoni in gabbia. Quelli che vivevano vicino a Bolzano magari sono riusciti a godersi più il verde e hanno avuto qualche restrizione in meno, mentre chi invece era in città o in altri posti d’Italia ha sicuramente fatto più fatica. Ora però siamo tornati ad allenarci in gruppo, ne avevamo tutti bisogno".

Come vedi i play-off? Ci sono delle favorite?
“Ci sono tante ottime squadre: Carpi e Reggiana nel nostro girone, assieme all’Alessandria del girone A e a Bari, Ternana Monopoli del C, sono le squadre da battere. Sarà veramente dura, non solo perché bisogna riprendere in mano i ritmi partita in un momento così particolare, ma anche perché giocheranno solo quelle squadre che vogliono ottenere il salto di categoria. D’altro canto, coloro che non vedono prospettive nel giocare i play-off si stanno giustamente concentrando sul prossimo anno, risparmiando risorse importanti. In Serie C poi la differenza è minima e ogni partita è complicata: Triestina e Sambenedettese per esempio sono nona e decima, ma sono ossi molto duri da affrontare. Tutte le sfide, che erano già insidiose e delicate prima, saranno ancora più complicate. Dovremo essere pronti a sudare sette camicie se vogliamo ottenere qualcosa di importante".

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