Rivaldo, doveva andare al Parma tramite la Parmalat con Cafù. Extraterrestre a Barcellona

Negli sliding doors degli anni novanta, il Parma ha spesso perso delle occasioni divenute epocali. Famosissima quella di Figo, con il portoghese che aveva firmato sia per i ducali che per la Juventus, ma c'è un aneddotto legato anche a Rivaldo. Perché nel 1995-96 l'extraterrestre giocava nel Palmeiras, squadra targata Parmalat e che era ovviamente in grandi rapporti con Calisto Tanzi. Tra le fila del Verdao c'era anche Marco Osio, ex centrocampista del Parma, e Marcos Cafù, che poi in Italia abbiamo visto con le maglie di Milan e Roma. Ecco, Rivaldo e Cafù erano a un passo dal vestire il gialloblù. Invece arrivarono la meteora Amaral (che poi giocò anche alla Fiorentina) e un discreto Ze Maria.

Certo è che nel calcio i se e i ma esistono quasi sempre. Rivaldo oggi compie 51 anni e ha giocato una carriera da top. Un anna nel Super Depor (il Deportivo La Coruna), con una classe infinita e ventuno reti alla sua prima esperienza in Europa (in 41 presenze), poi il passaggio al Barcellona per 23,5 milioni di euro, praticamente quanto l'Inter aveva pagato Ronaldo. Sempre in doppia cifra, con le movenze da numero dieci e il killer istinct del centravanti, Rivaldo arriva a vincere il Pallone d'Oro del 1999, oltre a una sfilza di trofei lunghissima fra Barcellona e Nazionale brasiliana.

Poi l'arrivo al Milan. Firma per un triennale da 4 milioni di euro netti all'anno, una cifra molto alta per l'epoca, era il 2002. Al suo esordio, contro il Modena, esalta tutti con un gol di tacco - che poi verrà annullato - salvo poi finire nell'anonimato in un anno e mezzo, con il ritorno al Cruzeiro. È stato l'antesignano di Ronaldinho, sia a Barcellona che a Milano. Però nei (pochi) anni in cui è stato un extraterrestre, Rivaldo era davvero immarcabile perché fisicamente quasi impossibile da spostare, tecnico e veloce.