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Iran-USA 0-1, le pagelle: Pulisic regala gli ottavi, che spinta Dest. Mohammadi affonda

Iran-USA 0-1, le pagelle: Pulisic regala gli ottavi, che spinta Dest. Mohammadi affonda
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 30 novembre 2022, 06:42Qatar 2022
di Tommaso Maschio

Iran-Stati Uniti 0-1
38' Pulisic

IRAN
Beiranvand 6- Non sempre sicuro negli interventi, specialmente in uscita anche se non deve compiere grandi interventi visto che spesso le punte statunitensi gli tirano addosso. Sul gol non può nulla.

Rezaeian 6- Robinson è un cliente difficile e nel primo tempo lo soffre parecchio, pur concedendogli lo stretto necessario. Nella ripresa è più propositivo e dal suo piede partono diversi cross pericolosi per i compagni. Gara a due facce.

M. Hosseini 5,5- Sergent è un cliente complicato e lui ne soffre il movimento per tutto il primo tempo, come soffre le altre punte che si muovono per vie centrali tanto che nel finale di prima frazione si fa scappare Weah che però viene pescato in fuorigioco. Ripresa più tranquilla.

Pouraliganji 6- Per tutto il primo tempo soffre come tutto l’Iran che non sembra essere sceso in campo. Cerca con l’esperienza di sopperire al diverso passo con gli avversari. Nella ripresa migliora, inizia anche a impostare l’azione con più precisione e tranquillità e nel finale sfiora anche il gol del pari che sarebbe valso la qualificazione.

Mohammadi 4- Gara di infinita sofferenza per il terzino che deve fronteggiare due dei giocatori più in palla degli USA come Dest e Weah. Fatica a prendere le misure a entrambi e dal suo lato si crea una voragine che favorisce gli avversari come dimostra l’azione del gol di Pulisic. Serata da dimenticare che si chiude con un infortunio muscolare. dal 45’ Karimi 6- Entra per dare una mano al centrocampo in sofferenza e svolge il suo compito con attenzione, anche senza mai accendersi veramente. Gara ordinata, ma senza slanci degni di nota.

Gholizadeh 5,5- L’uomo che dovrebbe fare da raccordo fra centrocampo e attacco, agendo anche da terzo nel tridente. Costretto soprattutto in difensiva dalla pressione avversaria fatica a mostrarsi in avanti e quando lo fa non è troppo preciso. Migliora un po' nella ripresa quando dalla destra arrivano le azioni più pericolose. dal 77’ Ansarifard 5,5 - Nel finale deve dare maggior spessore all’attacco negli assalti per il pari, ma è ben controllato dai centrali difensivi statunitensi che non gli danno modo di rendersi pericoloso.

Nourollahi 5- Fatica moltissimo in mezzo al campo a prendere le misure agli avversari e in particolar modo a McKennie che lo sovrasta in lungo e in largo. Male anche in fase di costruzione dove non riesce mai a trovare linee pulite per servire i compagni. dal 70’ Torabi 5,5- Porta un po' di freschezza sulla corsia sinistra anche se non riesce a incidere sul gioco offensivo dei suoi che si rivela a lungo sterile.

Ezatolahi 5,5- Primo tempo nel frullatore del centrocampo statunitense, cresce nella ripresa quando ha maggiore libertà di impostare anche scendendo in mezzo ai due centrali di difesa, ma i suoi lanci sono spesso fuori misura.

Hajsafi 5,5- Un po' mezzala un po' ala, si accentra e si allarga a seconda delle necessità anche se non riesce a dare adeguata copertura a Mohammadi sulla corsia di competenza. Uno dei più vivi quando l’Iran, soprattutto nella ripresa, prova a creare pericoli. Ma non raggiunge la sufficienza.
Dal 70’ Jalali 6- Si piazza a sinistra in difesa controlla le rare folate offensive degli avversari e cerca di dare una mano in avanti, ma con poco costrutto.

Taremi 5,5- Lotta contro i centrali difensivi avversari, da solo nella ripresa per l’assenza del compagno di reparto. Cerca di trovare lo spunto giusto in avanti, ma non riesce mai a incidere né sui palloni alti né in quelli bassi. Stanchissimo resta in campo fino all’ultimo perché l’Iran non può fare a meno anche di lui, ma non è la sua migliore versione.

Azmoun 5- Ha pochissimi palloni giocabili in avanti e fatica a tenere alta la squadra e duettare con il compagno Taremi. Praticamente sempre anticipato dalla difesa nordamericana. dal 46’ Ghoddos 6- Il più vivace, l’uomo che va maggiormente vicino al gol, in ben due occasioni, e che alla fine deve rammaricarsi perché con più precisione adesso starebbe festeggiando gli ottavi di finale. Forse avrebbe meritato più spazio in un Iran che davanti fatica tantissimo.

Allenatore Queiroz 5- Nel primo tempo la sua squadra non c’è, non riesce a prendere le misure all’avversario, non riparte e finisce sovrastata dagli USA in ogni parte del campo. Con i cambi nella ripresa sistema qualcosa, anche se la perdita di Azmoun è grave, e la squadra inizia a giocare meglio, ma non basta. Forse le tante tensioni e polemiche di questi giorni gli hanno tolto anche quella lucidità che lo ha sempre contraddistinto perché le scelte iniziali e l’approccio non convincono.

STATI UNITI (A cura di Paolo Lora Lamia)
Turner 6 - Primo tempo vissuto praticamente da spettatore non pagante, con solo un paio di uscite ad anticipare gli attaccanti avversari. Qualcosa in più nella ripresa.

Dest 7 - Un moto perpetuo sulla destra, che si fa vedere con costanza a ridosso dell'area avversaria risultando di fatto un attaccante aggiunto. oltre a farsi vedere sia con dei cross che con una conclusione verso la porta, effettua la sponda decisiva di testa per lo 0-1 di Pulisic. Dall'82' Moore sv.

Carter-Vickers 6 - Gara senza troppi patemi da parte del centrale difensivo, comunque reattivo nel momento in cui qualche giocatore iraniano si fa vedere in area.

Ream 6,5 - Da parte sua, diverse ottime chiusure difensive soprattutto nel secondo tempo. Si fa vedere anche con dei lanci precisi per far arrivare il pallone direttamente verso le punte.

Robinson 6,5 - Buona spinta sulla fascia sinistra, con galoppate chiuse da traversoni interessanti per i compagni che compongono il tridente offensivo. Dà il suo contributo anche a livello difensivo dopo l'intervallo, ovvero quando l'Iran spinge di più.

Musah 6 - Divide la corsia di destra con Dest, mettendo in mezzo qualche pallone invitante. Nella maggior parte dei casi, però, si limita ad accompagnare l'azione lasciando al terzino del Milan il predominio della sua fascia di competenza.

Adams 6 - Un vero e proprio mastino della mediana, che si fa trovare pronto a fermare l'Iran nelle poche occasioni in cui tenta di ripartire in contropiede.

McKennie 6,5 - Più che dare il solito contributo in termini di dinamismo in mezzo al campo e inserimenti in avanti, veste i panni del regista avviando con qualità diverse manovre. Dai suoi piedi, infatti, parte l'azione del gol di Pulisic che sblocca il match. Dal 65' Acosta 6 - buon finale di gara, senza però troppe occasioni per mettersi in mostra visto che gli Stati Uniti pensano per lo più a difendere il vantaggio.

Weah 6 - Dopo un inizio piuttosto timido, tiene sempre più in apprensione la retroguardia iraniana con i suoi movimenti e la sua velocità. Non sempre, però, risulta preciso in fase conclusiva. Dall'82' Zimmerman sv.

Sargent 6 - Centravanti sia di manovra che di conclusione che, nel momento in cui a qualche pallone disponibile, talvolta calcia in porta mentre in altri casi si mette al servizio dei compagni di reparto. Dal 78' Wright sv.

Pulisic 7 - Il migliore del tridente offensivo statunitense. Nel corso della prima frazione di gioco, firma il gol che decide il match con una zampata a due passi dalla porta su sponda di testa da parte di Dest. Non rientra in campo nella ripresa, per un infortunio rimediato nell'azione del gol. Dal 46' Aaronson 6 - Impatto positivo sul match, facendosi notare soprattutto in fase di sviluppo della manovra.

Gregg Berhalter 7 - La sua squadra deve vincere per avere la certezza del passaggio del turno e gioca una grande gara, volendo la vittoria più dell'Iran. Un po' di sofferenza nel finale, ma l'approdo agli ottavi di finale è pienamente meritato.

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