Bologna-Monza è Thiago Motta-Palladino: la nuova scuola che avanza

Quarantenni alla riscossa. Se Simone Inzaghi, fresco quarantottenne, si appresta a vincere lo scudetto - l'ultimo a farlo prima dei cinquanta è stato Allegri - ecco che alle sue spalle, di qualche anno più giovane, avanza la nuova scuola del calcio italiano e della panchina. Ben nutrita: per rimanere in Serie A, ci cono Vincenzo Italiano e Alberto Gilardino, mentre ieri Daniele De Rossi si è tolto lo sfizio di espugnare San Siro in versione rossonera.

Bologna-Monza è un derby. Non geografico, ovviamente, ma neanche di obiettivi: gli emiliani volano verso la Champions League, i brianzoli difficilmente riusciranno a rientrare in corsa per l'Europa, pur avendo l'intenzione di provarci. Thiago Motta contro Raffaele Palladino: in campo si sono affrontati tante volte e per una stagione hanno anche condiviso lo spogliatoio del Genoa, sufficiente a farli definire figli di Gasperini. Più pronto il primo, considerato un predestinato sin dal secondo in cui ha appeso gli scarpini al chiodo; partito un po' a sorpresa il secondo, dalla Primavera del Monza alla prima squadra con una grandissima intuizione di Galliani.

Dove andranno? Se lo chiedono i tifosi, pure le società. Perché, proponendo calcio, si sono fatti notare. Motta è ambito dalla Juventus, se cambierà Allegri, ma ha la sua buona dose di estimatori anche all'estero. I discorsi col Bologna sul possibile rinnovo di contratto non sono ancora decollati, è una porta non chiusa. Palladino è il nome forte per la panchina della Fiorentina, lo step in avanti da fare e al quale Galliani gli darebbe il via libera. Nel frattempo, domani, eccoli a confronto sul campo.