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Conte, Hakimi e le aspettative dell'Italia. Ma il calcio all'estero è davvero più enjoy?

Conte, Hakimi e le aspettative dell'Italia. Ma il calcio all'estero è davvero più enjoy?TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 30 novembre 2020, 16:30Serie A
di Ivan Cardia

In Italia ci sono pressioni e aspettative molto più alte rispetto alla Germania o all'Inghilterra, dove c'è più enjoy”. Parole e musica di Antonio Conte, allenatore dell’Inter ed ex allenatore del Chelsea, in riferimento alle difficoltà recenti incontrate da Achraf Hakimi. Che, complici i passaggi a vuoto nelle due gare contro il Real Madrid, è inevitabilmente finito nel mirino della critica. Perché in Italia ci sono più pressioni, assicura il tecnico salentino.

In Germania forse sì, la Premier un po’ meno enjoy. Passi il riferimento alla Bundesliga: per quanto il campionato sia sostanzialmente paragonabile alla Serie A, non è tanto lontano dal vero dire che a Dortmund, tappa tedesca della carriera di Hakimi, si viva e respiri calcio in maniera decisamente diversa rispetto a quanto accade nel Bel Paese. Che lo stesso discorso si applichi anche alla Premier League, dove pure Conte ha allenato, è tesi un po’ più complicata da sostenere.

Una Premier e un anno di litigi. Proprio l’esperienza del salentino a Londra non dà grandissimi indizi di enjoy, o quantomeno di rilassatezza. Col Chelsea è iniziata benissimo: Premier League vinta al primo colpo. Ma è finita malissimo: al netto del quinto posto nel campionato successivo, sono volati gli stracci e anche le carte legale. Con la proprietà, ma anche con i tabloid e l’ambiente, che nell’ultimo periodo hanno perdonato (anche in maniera ingenerosa) poco o nulla all’allenatore italiano. Nel mezzo, una stagione intera intrisa di polemiche e recriminazioni, di acquisti chiesti e infine arrivati. Dalle liti con Diego Costa alle cose sul calendario, per chiudere con la tensione nei confronti della dirigenza. In un campionato ultra-competitivo: se la nostra classifica ci sembra corta, basti pensare che in Premier ci sono dieci squadre nel giro di 6 punti, dal Tottenham al Manchester City. E le pressioni non sembrano molto inferiori a quelle che si percepiscono nella parte nerazzurra di Milano.

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