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Andreazzoli: "Destro l'ho sempre stimato. Scudetto? L'Inter ora è più libera"

ESCLUSIVA TMW - Andreazzoli: "Destro l'ho sempre stimato. Scudetto? L'Inter ora è più libera"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 17 dicembre 2020, 19:34Serie A
di Lorenzo Marucci

Chiacchierata a TMW con Aurelio Andreazzoli su vari temi. Non solo sul campionato ma anche su Mattia Destro, tornato al gol contro Milan e che in passato è stato allenato - alla Roma - proprio da Andreazzoli. "A Mattia - ricorda l'ex tecnico dell Genoa - feci giocare la finale di Coppa Italia con la Lazio preferendolo a Osvaldo. Basta questo per capire la stima che ho verso di lui. Aveva dimostrato di essere in condizione eccellente e fu comunque una scelta forte. In quel periodo e anche prima, al Siena, Destro era un calciatore di prospettive altissime, capace di far reparto da solo, e infatti la Roma lo scelse e lo ingaggiò. Poi col tempo si è un po' smarrito, ha fatto fatica a confermarsi ma va considerato che ha avuto anche alcuni infortuni".

Vista da fuori, quali possono essere stati i fattori che lo hanno bloccato?
"Le componenti possono essere tante e difficili da elencare. Possono essere anche molto personali e a volte magari ambientali. Oppure ci può essere la sorte che ti si mette di traverso. Nel momento degli infortuni può subentrare una sfiducia che condiziona. Posso comunque ribadire che aveva dimostrato qualità notevoli, mi piaceva perchè oltre alle doti individuali ha fatto vedere di esser forte di testa e in area dava profondità e faceva giocare la squadra. Spalle alla porta si predisponeva bene per la manovra dei compagni" .

Con questa doppietta è tornato?
"Aspettiamo conferme. Gli auguro di continuare così ovviamente"

La lotta scudetto: che idea si è fatto?
"L'alta classifica dice chiaramente che l'Inter è una squadra ora più libera di prima e che può pensare a quell'obiettivo. Peraltro già si era organizzata per competere avendo pure altre competizioni da giocare. Ora dovendosi concentrare solo sul campionato ha maggiori possibilità. La Juve comunque c'è sempre e c'è pure il Milan che è considerata una sorpresa, ma è una sorpresa che dura da 7-8 mesi, dunque è una certezza. I rossoneri hanno qualità, convinzione, sono un gruppo solido e un plauso va fatto a Pioli. Nessuno o quasi lo accreditava e ha dimostrato quel che noi dell'ambiente sapevamo, cioè che è bravo. Era ingiusto che non lavorasse".

Chi gioca meglio oggi?
"L'Atalanta è una certezza, però mi piacciono anche il Verona lo Spezia. Il Sassuolo ormai non è una sorpresa, si aspettava solo la conferma che sta dando; ci sono gli ingredienti per dar lustro al lavoro degli anni passati, la continuità paga sempre come del resto anche per lo Spezia. L'anno scorso pareva che dovesse restare senza il suo allenatore dopo le prime gare: se non ci fosse stato un club con le idee chiare, Italiano sarebbe stato esonerato. E invece la società ha tenuto botta e ora i risultati parlano. Non capisco d'altra parte come si possa aver la possibilità di ingaggiare un allentore e poi abbandonare subito quella scelta che immagino dovrebbe esser stata ponderata".

Si aspettava le difficoltà della Fiorentina?
"La Fiorentina mi piace molto come organico e vederla in questa posizione mi fa specie come a tutti. La rosa pare ben costruita, è forte in tutti i reparti con picchi di eccellenza direi in ogni settore. Ci si aspetta che esca la qualità del gruppo".

Avendo visto qualche partita dei viola ci può essere stata un po' di paura da parte della squadra considerata la situazione di classifica...
"Un po 'di braccino può arrivare quando i risultati non ci sono. Ma lo dico dall'esterno senza conoscere a fondo la realtà viola. Prima ad esempio parlavamo del Milan che ora ha una sicurezza che magari quando è arrivato Pioli non c'era ancora. Ma l'organico era il solito: poi arrivano i risultati, cresce l'autostima e il gruppo diventa ancora più solido"

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