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Serie A e ripresa ai tempi del Covid-19, Dott.Matracia: “Tamponi a tutti i calciatori”

ESCLUSIVA TMW - Serie A e ripresa ai tempi del Covid-19, Dott.Matracia: “Tamponi a tutti i calciatori”TUTTO mercato WEB
sabato 11 aprile 2020, 13:56Serie A
di Alessio Alaimo

Fine aprile le visite di idoneità sportiva, poi la ripresa degli allenamenti a piccoli gruppi. E intanto è allo studio l’ipotesi di un quartier generale per ogni squadra. Così la Serie A intende riprendere gradualmente per tornare in campo. “Bisognerà prima capire quando sarà possibile cominciare. L’ultima parola spetta al Governo di concerto con gli scienziati. È basilare che ci sia il placet di chi è preposto a decidere”, dice a TuttoMercatoWeb il Dottor Roberto Matracia, medico sportivo di esperienza pluriennale, oggi responsabile sanitario del Palermo come negli anni d’oro dei rosanero.

Un quartier generale per ogni squadra: è fattibile?
“È fattibile in Serie A, ho dei dubbi sulla B. Figuriamoci in C e in D. Noi come Palermo di Serie D abbiamo poco o nulla però le altre squadre del girone non possono certo permettersi dei quartier generali. Sarebbe un problema credo per tanti”.

Dottore, si tornerà a giocare?
“Me lo auguro. Ma credo sia difficile riprendere dalla B in giù. Serviranno pazienza e le dovute precauzioni e ovviamente delle basi economiche per poter far fronte a tutte le misure necessarie. Il quartier generale per i club potrebbe consistere nel requisire un hotel che dovrà essere disposto solo per i calciatori. Poi bisognerà vedere a che livelli sarà il picco tra qualche giorno. Saranno gli scienziati a stabilire la situazione”.

Quanti allenamenti normali dovranno fare i calciatori prima di tornare a giocare?
“Almeno quindici giorni di allenamento fisico e con la palla. Ma prima le visite mediche. Sarebbe opportuno fare i tamponi a tutti i calciatori, non è facile ma bisogna farli”.

In cosa consisteranno le visite di fine mese?
“Esami del sangue, prove da sforzo, spirometria. Poi l’eco e se necessario l’rx del torace”.

Da medico, a contatto quotidiano con i pazienti, come vive questa situazione?
“Lavoro anche in ospedale (Villa Sofia - CTO a Palermo, ndr), quindi purtroppo la vivo da vicino. Al Pronto Soccorso tocchi davvero con mano la situazione. E può subentrare un po’ di timore, non per me ma più che altro di essere contagiato e magari contagiare a mia volta i miei familiari. Si, a volte a casa capita di farsi prendere da questi pensieri. Ma in ospedale ovviamente non ci pensi e devi fare il tuo lavoro con la massima professionalità. Abbiamo fatto tutti il tampone, lo ha preteso il nostro responsabile. E andiamo avanti, sperando che la situazione generale migliori”.

E con l’affluenza dei pazienti in ospedale come vi comportate?
“Laddove possibile io, la dottoressa Daniela Martorana e il nostro responsabile Massimiliano Mosca (tutti e tre nella foto di repertorio da sinistra a destra) facciamo delle consulenze online per poter dare il nostro contributo per evitare degli affollamenti in ospedale. Cerchiamo di dare risposta ai dubbi dei pazienti, anche a distanza. Il COVID-19 peraltro, a Palermo, ha colpito una struttura che ospita gli anziani. Con il Dottore Mosca, che vanta interventi anche ai professionisti dello sport, ci stiamo attrezzando per visitare anche i pazienti positivi al Covid-19 colpiti da eventuali traumi ortopedici”.

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