Fiorentina, Commisso: "Niente VAR con la Lazio? Un po' scandaloso"

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport all'indomani del ko - con polemiche - nel posticipo contro la Fiorentina: "Le sensazioni ovviamente non sono belle, anche perché ancora non ho visto dal vivo vincere la mia Fiorentina. Sono partita per gli Stati Uniti dopo il pareggio con la Juventus e sono tornato soltanto negli ultimi giorni. Credevo che dopo l'esordio in campionato contro il Napoli questi episodi arbitrali fossero finiti. Da anni, dagli Stati Uniti, vedevo e leggevo delle polemiche sul calcio italiano, ieri l'ho visto dal vivo. E' un po' scandaloso quello che è successo, che ci condiziona anche per le prossime due gare".

La probabile squalifica di Ribery?
"Ribery è stato nervoso e ha sbagliato, anche se aveva ragione. Ma è un circolo vizioso che è nato dal fallo che non sono andati a vedere al VAR. Non capisco perché non l'abbiano fatto, esattamente come accaduto con il Napoli. La squalifica? Vedremo come muoverci. Abbiamo avuto anche Caceres e Lirola che si sono fatti male, mentre Ranieri l'ha presa con la mano e il rigore è stato giusto. Questa è una regola internazionale e mi sembra giusto che sia stato espulso: non capisco perché a livello internazionale non venga indicato di andare al VAR".

Ieri sera si è rivisto un grande Chiesa.
"L'ho detto dal primo giorno: 'Chiesa rimarrà per almeno un anno'. Lui deve prendere la sua decisione, ma ancora non abbiamo parlato del suo futuro assieme. L'ho visto ieri sera, ha fatto una bella partita anche se non in perfette condizioni fisiche".

A che punto col progetto del nuovo stadio?
"Quando la politica è giusta e le cose sono giuste, si possono fare le cose fast fast fast, come dico io. Intanto abbiamo comprato i terreni per il nuovo centro sportivo. Speriamo di finirlo entro due anni, sarà uno dei più grandi d'Italia. Lo stadio è più complicato, avevo pensato di ristrutturare il Franchi perché so quanto è importante per Firenze poi la Soprintendenza ci ha detto che non si potevano fare delle cose. Ma se metto io i soldi voglio controllare quello che si fa: se non si fa subito non voglio fare niente. Ad oggi a Firenze la sola opzione è la Mercafir. Si vedrà se si può fare nei tempi e nei costi giusti. Stiamo parlando col Sindaco e con gli assessori".

Il futuro di Castrovilli?
"Dell'interesse delle altre ci interessa il giusto, abbiamo chiuso con lui soltanto qualche giorno fa il rinnovo di contratto. Qui in Italia non si onorano i contratti? Il ragazzo è forte e speriamo di tenercelo a lungo".

E' vero che lei è stato ad un passo dall'acquisto del Milan?
"Sì, eravamo all'ultimo step. Poi con la proprietà cinese, all'ultimo, la nostra offerta è stata ritenuta non idonea, invece era buonissima. E poi due settimane dopo è stata cacciata. Io queste cose non le capisco, anche perché non ho mai potuto vedere nessuno della proprietà cinese. Non so come avrei gestito i rossoneri, di sicuro sono contentissimo di essere a Firenze. Non fosse stato per la gente non sarei venuto così spesso: ho fatto più visite io in Italia in quattro mesi (cinque volte, ndr) che qualsiasi altro straniero del calcio in Italia. Qua l'affetto è tanto e io voglio molto bene ai tifosi".

Pentito di aver acquistato la Fiorentina?
"No assolutamente. Se non posso fare lo stadio magari non torno più a Firenze... (ride, ndr)".