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Giampaolo, ci risiamo: ancora un inizio complicato. Belotti la speranza del Toro, ma c'è solo lui

Giampaolo, ci risiamo: ancora un inizio complicato. Belotti la speranza del Toro, ma c'è solo luiTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 19 ottobre 2020, 14:15Serie A
di Ivan Cardia

Ci risiamo. La complicata storia tra Marco Giampaolo e gli inizi vive un nuovo capitolo. Otto gol subiti, tre sconfitte, zero punti fatti: definire deludente l'avvio di campionato del Torino è un eufemismo. E il tecnico di Bellinzona, uno del quale si è sempre detto che serva tempo per assimilarne il calcio, rivede fantasmi già affrontati in una carriera che poi spesso ha avuto punti alti. Ma alle prime battute è stata quasi sempre complicata.

Milan e non solo. Un anno fa, Giampaolo fu esonerato dal Milan dopo appena sette giornate, nelle quali aveva raccolto nove punti. Avvio da incubo, ma tutto sommato si può dire comunque migliore rispetto a quello in granata: nelle prime tre gare da tecnico rossonero, aveva infatti raccolto sei punti, frutto di due vittorie (con Brescia e Verona). Fu poi decisivo (in senso negativo) il tris da incubo con Inter, Torino e Fiorentina. Avvio shock, come del resto era già capitato con l'Empoli: in Toscana, Giampaolo partì con un punto nelle prime tre gare. Anche la Sampdoria viene spesso citata come start complicato, ma in quel caso iniziò con due vittorie e una sconfitta, per poi proseguire un ciclo molto complicato: alla nona giornata, le vittorie ottenute rimanevano quelle due.

Dieci volte sconfitto alla prima. A differenza dell'avventura in rossonero, quelle con Empoli e Samp cambiarono verso, finirono in modo positivo. Un segnale per il Toro: se punti su Giampaolo, può anche andare bene. Ma devi avere pazienza. Anche perché è difficile sorprendersi, se guardiamo alla sua carriera: dieci volte su quattordici, considerando la prima gara di campionato alla guida di un club, Giampaolo ha perso. Sono numeri abbastanza difficili da contestare: indicano un trend. La speranza del Toro? Che spesso non vuol dire molto: oltre a Empoli e Samp, è paradigmatico il caso del Cagliari, la squadra che ha lanciato Giampaolo. La prima stagione con i sardi cominciò malissimo: un punto in tre gare. Ma finì abbastanza bene. La seconda iniziò con una vittoria, ma si chiuse dopo appena undici giornate.

Per fortuna c'è Belotti. Ma solo lui. Detto che i precedenti possono indicare una strada, ma non raccontarci quel che succederà, c'è poi da analizzare cosa il Torino di oggi possa dare a Giampaolo per invertire la rotta, e viceversa. Il mercato è stato contradditorio: alcune delle richieste (Rodriguez o Linetty, per fare due nomi) sono state esaudite. Molte altre (difensore centrale, regista, trequartista, seconda punta) no. In più, sono rimasti diversi giocatori che non è un mistero fossero destinati a partire e alla fine, per un motivo o per un altro, non l'hanno fatto. Per fortuna c'è Andrea Belotti, ma in questo momento c'è solo lui: tutti i gol siglati dal Toro in questo avvio di campionato portano la firma del Gallo. Una percentuale, il 100%, che nessun'altra formazione di Serie A fa registrare già dopo tre o quattro partite disputate. Qualcosa vorrà pur dire.

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