Il silenzio di DiFra per togliere alibi. Le lacune della Samp restano
In un'estate di chiacchiere, rumors, indiscrezioni sulla possibile cessione, fa rumore all'improvviso il silenzio di Eusebio Di Francesco. L'allenatore della Sampdoria, ha spiegato ieri il club in una nota ufficiale, non parlerà prima della gara contro il Napoli. Per concentrarsi su una sfida complicata, dribblare le inevitabili domande sul futuro societario e i modi in cui influenza i giocatori, togliere alibi a una squadra che ha iniziato il suo campionato con zero punti, sette gol subiti in due gare e uno solo fatto.
Samp a due velocità. È da tempo che va avanti così: c'è il canale delle notizie sulla trattativa Ferrero-Vialli, che pare sempre prossima alla svolta e fin qui non ci è ancora arrivata. E poi c'è il canale delle notizie sulla squadra: fin troppo tranquillo, in sede di mercato. Abbastanza negativo, in questi primi scampoli di stagione.
Niente scuse, tante lacune. Come detto, la scelta di evitare la conferenza stampa tradisce un'intenzione ben precisa: evitare ogni alibi, togliere ogni distrazione. D'altra parte, resta la Samp: una squadra che non pare fatta per il proprio allenatore, che ai nastri di partenza si è presentata meno competitiva dell'anno scorso e dovrà sudare sette camicie per un obiettivo a cui non è stata abituata nelle ultime annate.