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Inter, caso Icardi: le cifre della discordia e gli scenari possibili

Inter, caso Icardi: le cifre della discordia e gli scenari possibiliTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 14 febbraio 2019, 07:15Serie A
di Gianluigi Longari
fonte Sportitalia

Da una divergenza sulle cifre ad una rottura totale il passo è stato insospettabilmente breve. La verità sulla frizione tra le parti è storia recente, molto più della proposta dell’Inter a Wanda Nara da 6,5 milioni di euro a stagione per il prossimo quinquennio a fronte di una richiesta di 10. Distanze importanti, ma trattativa avviata. Come nella prassi, tutto sommato. Il punto di rottura è da ricercare altrove, nell’intransigenza che contraddistingue il nuovo corso della squadra nerazzurra affidato a Beppe Marotta. Un concetto applicato ed estendibile a tutti, senza nessuna via preferenziale nemmeno per chi della squadra è il giocatore certamente più rappresentativo e fino a qualche ora fa era anche il capitano.
Inaccettabili le accuse, costanti e sfrontate, di chi Icardi lo rappresenta, e conseguentemente amplifica la voce più assimilabile a quello che il gruppo lo dovrebbe trascinare, senza rischiare di affossarlo con personalismi fuori luogo.

Discutibile la scelta di non condividere la decisione prima di renderla effettiva da parte di chi l’ha presa: uno schiaffo che ha colpito Icardi in pieno volto spingendolo alla reazione di pancia di disertare la trasferta di Vienna. Una prima conseguenza di scenari difficilmente prevedibili: perché la trattativa non si è interrotta e perché l’Inter vuole continuare a contare sul suo centravanti, nel presente e nel futuro. Anche se ha scelto di non farsi rappresentare da chi non mette a tacere accuse divenute evidentemente intollerabili, perché rivolte a dirigenza, allenatori e compagni.
Un punto di non ritorno che potrebbe significare divorzio, ma che di certo apre una discontinuità assoluta rispetto alla tolleranza ed alle punizioni abbozzate che avevano contraddistinto il passato. Ad Icardi la scelta se restare vittima o diventare scintillante simbolo di un nuovo corso che, questa volta, ha preso indubitabilmente il via.

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