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Juve, Barzagli e la nuova vita da allenatore: "Simpatico ma non so ancora cosa farò"

Juve, Barzagli e la nuova vita da allenatore: "Simpatico ma non so ancora cosa farò"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 2 aprile 2020, 14:28Serie A
di Giovanni Albanese
fonte inviato a Torino

Una conversazione informale con Fabio Cannavaro per rilanciare la raccolta fondi promossa dai campioni del mondo 2006. Andrea Barzagli si è concesso una chiacchierata su Instagram con il suo ex compagno di Nazionale, al quale ha raccontato la sua nuova esperienza da collaboratore tecnico in Juventus. “Dopo le vacanze, mi hanno dato questa possibilità. Ho fatto il primo mese guardando e ascoltando molto, se posso provo a dare qualche consiglio perché conosco l’ambiente. Guardo, imparo, per me è tutta una novità, anche perché allenatore e staff non li avevo avuti prima – spiega -. Simpatico fare il collaboratore ma dev’essere abbastanza stressante fare l’allenatore. Per adesso non so ancora cosa farò in futuro, mi faceva piacere restare nell’ambiente almeno per un anno per conoscere l’altra parte”.

Inevitabile chiedergli come va con i suoi ex compagni della BBBC: “Chiellini è l’unico che mi chiama ancora ‘Barzaglione’, ma glielo concedo. Leo (Bonucci, ndr) mi chiama mister, anche se poi tiene sotto il sorrisino. Gigi è sgamato in pieno quando arriva, mi chiama mister e già ride - racconta -. Gli altri mi chiamano mister, con alcuni con cui ho giocato è strano, però se do un consiglio lo accettano tranquillamente. Se devo fare qualcosa di singolo non lo faccio di certo con Giorgio e Leo, non ce la farei”.

L’ex roccia della Juventus rispolvera anche il momento in cui ha deciso di apprendere le scarpette al chiodo. “Mi sono messo a pensare in maniera diversa negli ultimi anni, crescendo con l’età. L’anno scorso ho capito che dovevo smettere perché cominciavo ad accettare tutto”. Poi svela: “Io ci sto provando a dire a Gigi basta (sorride, ndr), però lui sta bene onestamente. Anche Giorgio sta bene e con questa sosta forzata si può rimettere in piedi per bene”.

Barzagli era tra gli eroi di Berlino ma anche tra gli azzurri che hanno perso in finale l’Europeo 2012. “Noi con la Spagna siamo arrivati stracotti, anche se fossimo arrivati in forma, loro erano superiori e poi hanno cominciato a giocare di gruppo – conclude -. Quando poi li abbiamo fatti fuori all’ultimo Europeo loro erano in discesa, anche perché non possono essere tutti Xavi, Iniesta”.

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