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L'investitura di Batigol. Lautaro Martinez sempre più faro dell'Inter

L'investitura di Batigol. Lautaro Martinez sempre più faro dell'InterTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
giovedì 24 ottobre 2019, 10:15Serie A
di Simone Bernabei
fonte dall'inviato a San Siro

“Lautaro Martinez può diventare un campione? E’ già un campione”. Un pensiero forte e chiaro, che assume ancor più valenza se a pronunciarlo è un certo Gabriel Omar Batistuta. Uno che i tifosi della Seleccion ancora rimpiangono. Il complimento a cuore aperto fatto al Toro è di quelli che regalano emozioni ma pure responsabilità, specialmente in una terra in cui si respira uno spasmodico bisogno di vincere qualcosa con la propria Nazionale dopo troppi anni di delusioni. Il giudizio tecnico ovviamente lo lasciamo a chi ne sa di più, e di certo Batigol è fra questi. Mentre un’analisi a livello numerico la possiamo portare avanti: in questa stagione, con Conte in panchina, Lautaro Martinez sta trovando la definitiva e tanto attesa consacrazione. Attesa dall’Argentina tutta, ma anche e soprattutto dall’Inter.

Un crescendo senza fine - 11 presenze fra campionato e Champions League, 6 gol e 2 assist in 726 minuti giocati. Come sono lontani i tempi in cui il padre del Toro inveiva contro Luciano Spalletti per il poco spazio concessogli. Ma evidentemente anche quell’utilizzo centellinato ha contribuito a formare l’attaccante che oggi i colori nerazzurri si stanno godendo. Quel che impressiona, al di là dello straordinario momento di forma e dei gol, è l’evoluzione positiva del modo di stare in campo dell’argentino. Lo scorso anno sembrava bravo, ma a tratti inconcludente. Con troppe pause all’interno dei 90 minuti, per pensare a lui come a un campionissimo. E invece come detto in un anno e forse qualcosa meno il mondo di Lautaro (proprio come quello dell’Inter) si è rivoluzionato. Ora sta in campo per 90 minuti, sa cosa fare e raramente lo sbaglia. Corre e lotta, dribbla e segna, accorcia e strappa. Un repertorio completo che ha trovato nel fisico asciutto ed elastico una perfetta cassa di risonanza e che sta togliendo spesso e volentieri le castagne dal fuoco all’ex ct azzurro. Che pure ha la sua buona dose di merito, nell’evoluzione del 10 nerazzurro. Una rondine non fa primavera, ma spesso può dare un’indicazione. E se a questa ci aggiungiamo il giudizio di un centravanti come Batistuta, ecco che la questione inizia a farsi decisamente interessante…

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