L'Udinese torna alla vittoria, ma sugli equilibri c'è ancora da lavorare

L’Udinese torna al successo dopo poco meno di due mesi e lo fa con un 3-2 sul Sassuolo, ora a pari punti con i bianconeri. Un match dove le zebrette dovevano cercare a tutti i costi un successo per invertire un brutto trend, che stava anche facendo scricchiolare la panchina di Luca Gotti. La vittoria alla fine è arrivata, la classifica è ora più serena e nella sosta i friulani potranno lavorare con la mente sgombra. Saranno giorni utili per operare su alcuni limiti palesati anche contro i neroverdi.

Stavolta Gotti ha optato per il 4-2-3-1, modulo spesso usato a gara in corso e testato dal primo minuto solo in amichevole. Che sia una tattica provata un po’ poco lo si nota subito. Il primo tempo di Udinese-Sassuolo infatti non passerà alla storia per l’efficacia delle due fasi difensive. Le zebrette la sbloccano quasi subito, però poi subiscono due gol con estrema facilità (complice un errore di Silvestri). È parso mancare qualcosa nei meccanismi e sicuramente ci si lavorerà sopra. Soprattutto una linea composta da quattro centrali non ha convinto appieno e con Udogie a sinistra i miglioramenti a gara in corso sono parsi subito evidenti.

Intanto c’è anche da fare la conta dei problemi in vista della gara con il Torino. Arslan ha infatti riportato un problema muscolare che potrebbe tenerlo fuori lunedì e in più Makengo sarà squalificato. Gotti dunque dovrà studiare le sue mosse per il centrocampo, probabilmente si tornerà al 3-5-2, in attesa di vedere sabato contro il Koper cosa verrà sperimentato. In più Samir è uscito per un problema alla caviglia e sostanzialmente è da considerare fuori dai giochi anche Stryger Larsen. Il ragazzo è stato tenuto fuori domenica per scelta gestionale. Il contratto in scadenza e le trattative non a buon punto sembrano essere il nodo della questione legata al danese, in attesa di eventuali smentite o conferme.