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Le grandi trattative del Parma - 1995, F. Cannavaro firma alle 3 di notte nell’estate dei rifiuti

Le grandi trattative del Parma - 1995, F. Cannavaro firma alle 3 di notte nell’estate dei rifiutiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 16 aprile 2020, 10:20Serie A
di Niccolò Pasta

Estate 1995, una delle più importanti della storia del Parma. I crociati sono reduci dalla vittoria in Coppa UEFA nella doppia finale contro la Juventus e per la stagione seguente i Tanzi vogliono alzare l’asticella, vogliono giocarsi lo scudetto. E’ l’estate dell’arrivo del pallone d’oro Stoichkov, poi rivelatosi un flop, ma è soprattutto l’estate dell’arrivo di Fabio Cannavaro. Tra i prospetti migliori del panorama internazionale, Cannavaro è un giovane difensore del Napoli, cresciuto nel settore giovanile degli Azzurri, di cui è di fatto una bandiera. Cannavaro ha Napoli tatuato nel cuore e anche per questo all’inizio della sessione di mercato si espone esponenzialmente, dichiarando di non voler assolutamente lasciare la Campania. Il Napoli però deve far fronte a grandi problemi economici, problemi che già due anni prima avevano obbligato gli Azzurri a cedere Zola proprio al Parma. Cannavaro è uno dei pezzi pregiati, e, nonostante non voglia partire, finisce nel calderone del mercato. Sul giovane centrale si presenta per prima l’Inter, che lo segue da diversi mesi, e propone al Napoli un accordo invitante: 8 miliardi più il cartellino di Giovanni Bia. Il Napoli temporeggia, sa che Tanzi ha qualcosa in mente e infatti la risposta del patron gialloblù non si fa attendere. Il patron Parmalat offre 10 miliardi più il prestito di Roberto Ayala, difensore argentino acquistato da pochi giorni. Tanzi sa bene che durante quel mercato potrebbe perdere alcuni pezzi pregiati: su Couto, ad esempio, c’è forte il Barcellona, e cedendo Ayala al Napoli libererebbe un posto da extracomunitario, magari per quel Roberto Carlos, terzino del Palmeiras, squadra “controllata” dalla Parmalat.

L’offerta del Parma è più vantaggiosa, e, a malincuore il Presidente Gallo comunica a Cannavaro la cessione. Cannavaro è una furia, non accetta di lasciare il suo Napoli, e tuona contro il Presidente: “Solo se il mio trasferimento significasse il salvataggio di questa società, potrei essere meno amareggiato. Ma so che non è così. Tutto questo mi sembra una presa in giro dei tifosi. La gente però si è stufata. A questo punto meglio fallire, che perdere la faccia. Non è possibile fare la questua per racimolare giocatori in prestito. Meglio ripartire da zero con una società sana”. Ormai in rotta completa con il club, Cannavaro decide di rendere le cose ancor più difficili, chiedendo uno stipendio decisamente esagerato al Parma. I gialloblù offrono 600 milioni a stagione per cinque anni, Cannavaro (e il manager Fedele) chiedono un miliardo e cento milioni. A Napoli sono disperati, sanno che se la cessione saltasse le cose si metterebbero davvero male: "Se salta tutto saltiamo pure noi”, fanno sapere dalla società. C’è chi dice che dietro le richieste esagerate di Cannavaro ci sia Moratti, chi che ci sia lo stesso Gallo, ma con il favore del tempo il difensore si convince, e scende a patti con il Parma, accettando la proposta di 800 milioni a stagione. Sembra tutto fatto, Cannavaro e il direttore generale del Parma Giambattista Pastorello si incontrano all’Hotel Brun in zona San Siro per concludere gli ultimi dettagli. Proprio nel corso della cena però, arriva una telefonata che fa gelare il sangue a Pastorello.

Sì, perché oltre ad Ayala, la trattativa che avrebbe dovuto portare Cannavaro a Parma includeva anche la cessione a Napoli di Marcello Castellini, che, però, proprio all’ultimo momento si tira indietro e pianta i piedi per rimanere a Parma. Attimi di panico, si racconta di un Pastorello infuriato che inveisce contro tutti e tutto al telefono, cercando una soluzione. Soluzione che viene trovata in tarda notte: oltre ad Ayala, a Napoli andrà il centrocampista Fausto Pizzi, appena rientrato a Parma dall’Udinese. Sono ormai le tre di notte e finalmente è tutto nero su bianco: Cannavaro firma un quinquennale da 700 milioni a stagione, con Ayala, Pizzi e dieci miliardi che fanno il viaggio verso Napoli. A Parma Cannavaro rimarrà fino al 2002, affermandosi come uno dei centrali più forti d’Europa, e vincendo due Coppe Italia, una Coppa UEFA e una Supercoppa Italiana, prima di lasciare per l’Inter dopo 288 presenze e cinque reti.

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