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Le grandi trattative dell’Inter - 2007, Chivu no a Barca e Real per i nerazzurri

Le grandi trattative dell’Inter - 2007, Chivu no a Barca e Real per i nerazzurriTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
sabato 25 aprile 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

"Per questa squadra ho dato tutto, ricordatemi come un bravo ragazzo". Quattro anni di passione, finalmente il primo trofeo che porta il nome della Coppa Italia 2007 vinta ai rigori contro l’Inter, poi subito l’addio proprio per i nerazzurri. Christian Chivu lascia la Roma con un nodo in gola, milioni di ricordi e una giustificazione che riguarda una scelta, una scelta di vita. Il Presidente Massimo Moratti pretende ora un ulteriore salto, quel benedetto salto da compiere in Europa con la sua Inter, fresca di un nuovo scudetto. Ad Appiano arrivano Suazo, Jiménez e il romeno, preso apposta per quella fascia sinistra che il campione del mondo Grosso non è riuscito a meritarsi dopo l’addio di Favalli. Christian è il profilo ideale chiesto da Mancini per completare una difesa top con Maicon, Burdisso (o Cordoba) e Materazzi.

L’ambiente giallorosso non glielo perdonerà tanto facilmente, avrebbe preferito che Chivu accettasse piuttosto di andare al Real Madrid o al Barcellona e invece no. Un’ora di colloquio finale tra Moratti e Rosella Sensi per trovare l’Intesa: il 26 luglio i due club si accordano per una cifra vicina ai 13 milioni di euro più la comproprietà di Marco Andreolli e 1 milione ulteriore ricavati da un'amichevole pre-season, per un complessivo di 17 milioni. Cifra non altissima per il valore che il centrale di Reșița ha portato nella Milano nerazzurra. Determinante per l’attuale ct della Nazionale, cruciale per José Mourinho specie nelle gare in cui era più importante l’equilibrio. Chivu ancora porta i segni di quel 6 gennaio 2010 quando Pellissier, nel corso di una elevazione congiunta, quasi non gli spacca il cranio. In nerazzurro alza nove trofei e tuttora guida l'Under 17: col senno di poi, mai scelta fu più giusta.

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