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Milan, Pioli: "Giusto che i tifosi vogliano la Champions, serve alzare il livello con giocatori forti"

Milan, Pioli: "Giusto che i tifosi vogliano la Champions, serve alzare il livello con giocatori forti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 30 agosto 2020, 16:45Serie A
di Giacomo Iacobellis

Intervenuto ai microfoni di Milan Tv, l'allenatore rossonero Stefano Pioli ha parlato a 360° in vista della prossima stagione: "L’approccio giusto è ripartire da zero, nel senso che tutti in classifica ripartiremo allo stesso livello. Dobbiamo ricordarci bene quello che abbiamo costruito insieme: le idee, la filosofia che abbiamo creato e la voglia di stare insieme a Milanello. Siamo una squadra giovane che non è insieme da tanto, abbiamo gettato le basi e ora dobbiamo migliorare ulteriormente".

Sulla prima stagione dall’inizio in rossonero.
"Sicuramente sono stato favorito dall’esperienza degli ultimi mesi. Conosco la squadra e questo è un vantaggio che dobbiamo sfruttare, so che i ragazzi mi possono dare tanto, così come loro sanno cosa voglio io. È stata un’estate particolare, abbiamo avuto poco temo per preparare la nuova stagione e dobbiamo sfruttare al meglio il tempo a disposizione".

Sulla chiarezza della dirigenza e il rapporto con quest’ultima.
"C’è grande sintonia. Tutti stiamo lavorando per cercare di avere le idee chiare, sappiamo dove serve migliorare la squadra. La società sta provando a rinforzare la rosa. Il mercato sarà purtroppo lungo, ma quando c’è questa condivisione di intenti ci sia augura di poter lavorare al meglio".

Sugli obiettivi stagionali.

"È giusto che i tifosi ci chiedano la qualificazione alla Champions League perché il Milan da troppo tempo manca a questa competizione. Bisognerà lavorare bene e cominciare al meglio il campionato per conquistare consapevolezza e migliorare la posizione della scorsa stagione".

Sugli ultimi mesi dello scorso campionato e sulla preparazione fisica.
"La preparazione di questa stagione non si discosterà da quella fatta a maggio anche perché le tempistiche sono simili. Quello che conta però è l’atteggiamento e la continuità di risultati per superare i momenti difficili. Abbiamo un modello di gioco che richiede una grande preparazione fisica, ma è altrettanto importante il saper stare in campo e sapere dominare le partite".

Sulle grandi stagioni di alcuni singoli sotto le sue gestioni, ad esempio Calhanoglu.
"La grande fortuna di un allenatore è incontrare professionisti seri, disponibili e votati al sacrificio di squadra. L’abilità è cercare di farli rendere per le capacità che hanno ma è altrettanto importante la disponibilità di questi giocatori".

Sui primi impegni stagionali.
"Il 17 settembre avremo la prima partita ufficiale, è importante perché è da dentro o fuori. Perderemo qualche nazionale ma le amichevoli serviranno per trovare unione. Ogni minuto in cui siamo qui a Milanello dobbiamo pensare a dare il meglio di noi stessi. Sarà una stagione impegnativa e dovremo toglierci soddisfazioni".

Sui grandi gironi di ritorno del Milan e sui gironi d’andata deludenti.
"Dobbiamo cercare di cambiare questi risultati essendo costanti sin da subito. Il più delle volte chi riesce a partire bene poi riesce ad arrivare nelle posizioni di vertice. Avremo un inizio di stagione molto impegnativo anche perché se passeremo i preliminari dovremo giocare sei partite in 18 giorni. Partire bene per la stagione significherebbe dare continuità alla stagione precedente e questo è molto importante".

Sulla spina dorsale rossonera e sulle alternative.
"È importante avere più titolari possibili, non solo 12 o 13 ma 17-18. Sarà importante se arriveremo ai gironi, e per il prosieguo della stagione, avere una rosa completa. Questa sarà una stagione impegnativa ed è naturale volere giocatori forti e alzare il livello della squadra".

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