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Moretti e Petrachi, per il Torino si chiude un'era

Moretti e Petrachi, per il Torino si chiude un'eraTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 26 maggio 2019, 17:55Serie A
di Gaetano Mocciaro

Una giornata di addii, quella del Torino. Emiliano Moretti ha salutato il calcio giocato dopo 22 stagioni e 601 partite giocate con le squadre di club. Lo ha fatto prendendosi la standing ovation prima dell'incontro, nei sei minuti che il tecnico Walter Mazzarri gli ha concesso contro la Lazio, e a fine partita. Una carriera partita in quella fucina di talenti che è stata la Lodigiani, che lo ha lanciato in C2. Che lo ha visto proiettato giovanissimo in Serie A con la Fiorentina grazie a Roberto Mancini. Che ha cullato il sogno Juventus vestendo se pur per un breve periodo la maglia bianconera e che si è tolto grandi soddisfazioni a Valencia, seguendo le orme di un altro italiano: Amedeo Carboni. Cinque anni di Spagna per poi diventare prima un perno del Genoa, infine del Torino dove è arrivato 32enne e difficilmente ci si potevano aspettare sei stagioni ad alto livello. Per questo il pubblico granata lo ha eletto a beniamino, per questo il presidente Urbano Cairo che ne ha apprezzato anche le qualità umane gli permetterà di avviare una nuova carriera in maglia granata. Appesi gli scarpini, Moretti indosserà giacca e cravatta e lo aspetta una scrivania.

SALUTA ANCHE PETRACHI Quella che abbandonerà Gianluca Petrachi. Non definitivamente, ma semplicemente cambiando lido. Con la chiusura della stagione si chiude finisce anche il suo periodo in granata. Arrivato nella stagione 2009-10 quando il Toro annaspava in Serie B è stato l'artefice di una vera e propria rinascita granata. Pescando sin da quel mercato 2010 giocatori dai nomi non altisonanti ma rivelatisi ben più efficaci di chi c'era in rosa: Danilo D'Ambrosio, pescato dalla Lega Pro è stato il primo giocatore che si è rivelato un colpo da parte del ds. Ne sono seguiti altri, che hanno contribuito prima alla promozione del Toro, poi del consolidamento e infine alla sequenza di record raggiunti in questa stagione. Una squadra ormai matura per l'Europa, a cui manca pochissimo. A questo ci dovrà pensare il prossimo direttore sportivo. Petrachi è pronto per un nuovo progetto ambizioso: la Roma lo aspetta.

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