Napoli, la crescita con Calzona e tre recuperi preziosi: verso Barcellona con fiducia

A Castel Volturno non c'è tempo per rammaricarsi per l'occasione sprecata col Torino, non andando oltre il pari interno nonostante una prova positiva, perché c'è da mettere subito nel mirino il Barcellona. Il clima resta positivo, Calzona del resto sin dal post-partita ha iniziato a preparare anche mentalmente la prossima partita sottolineando i passi in avanti nel gioco e nell'organizzazione anziché la delusione e nella seduta di oggi si entrerà nel vivo della preparazione al ritorno degli ottavi di finalr per poi partire domani per un primo assaggio dello Stadio Olimpico Lluís Companys, l'impianto sulla collina di Montjuïc che ospita il Barça in durante la ristrutturazione del Camp Nou.

La fiducia di Calzona per una prova coraggiosa
Il tecnico del Napoli dopo la gara col Torino s'è diviso tra la fiducia derivata dalla prova col Torino, almeno sul piano del gioco, e quella da trasmettere alla squadra, necessaria per una gara propositiva per provare il colpaccio a Barcellona: "Abbiamo creato tanto ed abbiamo anche concesso davvero poco. Il Torino non è una squadra abituata a soffrire ma abbiamo avuto una supremazia schiacciante - l'analisi post di Calzona -. Hanno avuto solo un'occasione ed alla squadra non ho niente da dire, se continuiamo cosi andremo lontano", le parole del tecnico prima di andare nello specifico sul Barça: "Noi siamo il Napoli e siamo una squadra forte, dobbiamo andare lì a fare la nostra partita senza paura. Loro sono forti, c'è poco tempo, ma la squadra mi è piaciuta molto".

Tre recuperi verso Barcellona
Rispetto all'ultima partita il tecnico del Napoli potrà contare praticamente sul gruppo al completo. Ieri infatti hanno svolto gran parte del lavoro con la squadra Rrahmani, Cajuste e Ngonge. Il difensore è pronto a partire di nuovo dal primo minuto: era già in panchina contro il Torino in caso di necessità e lo stop precauzionale è durato pochi giorni. Completato invece il percorso di Cajuste e Ngonge, il primo fuori da fine febbraio ed il secondo invece dalla gara d'andata proprio col Barcellona. Prezioso soprattutto il recupero del centrocampista, anche con una condizione precaria, considerando l'assenza di Zielinski e Dendoncker dalla lista Uefa e Traoré che non ha ancora i 90 minuti.