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Roma, da Schick a Pastore: quanto pesa l’eredità di Monchi per Petrachi

Roma, da Schick a Pastore: quanto pesa l’eredità di Monchi per PetrachiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 16 luglio 2019, 08:15Serie A
di Dario Marchetti

“Il problema non è vendere, ma comprare male” lo aveva detto Monchi il giorno del suo insediamento a Trigoria. Quasi tre anni dopo queste parole tornano d’attualità e pesano come un macigno sul nuovo direttore sportivo. Già, perché lo spagnolo ha predicato bene e razzolato male. Petrachi, infatti, non solo ha il compito di rivoluzionare la rosa, ma anche di liberarsi di tutti quei giocatori acquistati nell’era Monchi e ora ai margini del progetto.
LA LISTA - Olsen, Karsdorp, Gonalons, Coric, Shick, Defrel, Nzonzi e Pastore: ecco gli indiziati principali. A bilancio pesano 51 milioni di stipendio (considerando gli anni ancora in essere di contratto) e la spesa totale fatta per questi otto calciatori corrisponde a 140,5 milioni di euro. Investimenti, a oggi, che non hanno fruttato e rendono la vita difficile a Petrachi, pronto a rivenderli, ma facendo attenzione a non commettere delle minusvalenze. Per iniziare le procedure di sfoltimento della rosa, però, ci vorrà ancora qualche giorno. “Alla fine del ritiro, valuteremo con il mister e tireremo le somme per capire chi farà parte del progetto o no” ha detto il diesse durante la presentazione di Spinazzola. Obiettivo: abbassare il monte ingaggi e regalare a Fonseca calciatori più funzionali al suo calcio. Per alcuni dei giocatori sopracitati la cessione è solo questione di tempo. Vedi Olsen. Oggi sarà presentato Pau Lopez e con Mirante come secondo, si cerca in Premier una squadra per il portiere svedese. Più difficili i discorsi intorno a Pastore e Nzozni.

Il primo ha rifiutato delle offerte dalla Cina e vorrebbe rimanere, il secondo, per il momento, ha ricevuto una proposta dal Lione che non ritiene allettante. Defrel, invece, piace al Cagliari e manca solo la scintilla finale per far decollare la trattativa.
MOSSE - Sicuramente Petrachi a ogni entrata dovrà far corrispondere un’uscita. Gli obiettivi nella lista del diesse sono 5: due centrali, un centrocampista, un esterno e un attaccante. Il primo da fare a tutti i costi è il difensore. La Roma in questo momento può contare solo su Fazio e Jesus. Kolarov è stato provato provato in quella posizione, ma non è il suo ruolo. Ecco che allora in settimana si cercherà di chiudere per Mancini. Poi si trarranno le conclusioni per tutti gli altri che via via libereranno le caselle per i nuovi acquisti. Il mercato, inoltre, è dinamico e lo stesso Petrachi ammette: “A volte sono obbligato a fare delle scelte. Ma se esce qualcuno e si libera un posto e posso puntare su un giovane forte da mettere nella rosa e farlo crescere perché possa essere un prospetto per la Roma in futuro, lo faccio volentieri. È questa la mia filosofia di calcio, ma non posso avere una rosa di 40 giocatori”. Insomma, da qui al 2 settembre non mancheranno le occasioni: adesso sta alla Roma saperne approfittare.

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