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Roma, Pau Lopez: "E' il momento di iniziare a convivere con il virus"

Roma, Pau Lopez: "E' il momento di iniziare a convivere con il virus"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 8 maggio 2020, 15:27Serie A
di Dario Marchetti

Secondo giorno di allenamenti individuali a Trigoria, ma continuano gli appuntamenti Instagram con le case dei calciatori della Roma. Oggi è il turno di Pau Lopez, queste le parole dello spagnolo:

E' stato bello rivedere le immagini dei calciatori a Trigoria. Com'è stato tornare?
"E' bello tornare a Trigoria dopo tanto tempo. La situazione è un po' strana per tutto quello che dobbiamo fare, ma adesso è necessario. Possiamo solo passare in stanza a prendere l'abbigliamento e indossare sempre la mascherina".

In questa situazione che tipo di lavoro fate?
"La squadra è divisa in 3 gruppi da 4, ogni gruppo ha un campo per sé. Noi portieri ci alleniamo due per gruppo, riusciamo a fare quello che facevamo prima ma ovviamente con alcune limitazioni".

Come la vedi sulla possibilità di riprendere il campionato?
"Faccio il paragone con quello che succede nei negozi. Dal 18 aprono i negozi, dal primo giugno i ristoranti. Credo sia il momento di convivere con questo problema. La gente ha bisogno di ricominciare e anche nel calcio, a parte i calciatori, c'è tutto un mondo di lavoratori che ha bisogno di riprendere. Ovviamente bisogna cercare di correre pochi rischi ma potremmo prendere esempio da chi comincerà prima di noi, come la Bundesliga".

La parata col Genoa a Marassi?
"La cosa difficile era che il cross veniva dalla mia destra e quando l'avversario colpisce la palla stavo andando a sinistra. Quindi mi ha preso in controtempo".

Più difficile quella parata o quella a Bologna?
"Quella a Bologna. La situazione era frenetica, ho dovuto scegliere in fretta di uscire. Questa è una cosa che mi ha insegnato Savorani, gli ho tolto spazio uscendo e l'ho preso di sorpresa".

Come hai allenato la reattività a casa?
"Non l'ho allenata, è impossibile. Abbiamo fatto soprattutto esercizi di froza sulle gambe, ci mandavano un programma quotidiano, era diverso dal solito, ma era quello che potevamo fare".

Posto preferito di Roma?
"Mi piace molto passeggiare a Villa Borghese con i miei due figli".

Come hai scelto di fare il portiere?
"Mio padre era portiere e mi è sempre piaciuto guardarlo. Ho seguito le sue orme"

Parli sempre meglio l'italiano...
Sono fortunato perchè è simile allo spagnolo e al catalano. Poi quando sono arrivato ho fatto 2 mesi di lezione e per fortuna parlo più o meno bene

Come ti trovi con Mirante e Fuzato?
"Molto bene, sono due dei migliori compagni che abbia mai avuto. Mirante è incredibile, sempre con il sorriso sulle labbra. E' una persona incredibile non solo per me ma per tutta la rosa. Ha un grosso peso nello spogliatoio ed è importantissimo per noi"

Com'è vivere in Italia?
"L'Italia è simile alla Spagna, a Roma trovi tutto quello che vuoi e per il cibo non c'è paragone..."

Differenze tra calcio italiano e spagnolo?
"Ci sono alcune differenze, qui è un po' più tattico e ho avuto qualche problema all'inizio perchè non seguivo il calcio italiano. Dopo un girone conosco un po' meglio i calciatori, ed ho la fortuna di essere in una grande squadra che lotta sempre per vincere"

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