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Sarri, allenatore e mental coach: una sosta per entrare nella testa della sua Lazio

Sarri, allenatore e mental coach: una sosta per entrare nella testa della sua LazioTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 10 ottobre 2021, 07:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Come si allena la mentalità di una squadra? Ecco la domanda a cui tutti, a Formello, vorrebbero trovare una risposta in tempi rapidi. Perché la pesante sconfitta di Bologna si è fatta sentire parecchio nell'ambiente: non solo per il punteggio netto (3-0) e per la prestazione tecnica pessima, ma soprattutto per l'atteggiamento e l'approccio della squadra che non ha saputo trovare la fame e gli stimoli giusti dopo due vittorie consecutive. Qualcuno era già sazio eppure, raccontano quasi increduli da dentro il centro sportivo, non ne hanno il motivo, visto che in pochi hanno un palmares tale da potersi permettere questi passaggi a vuoto.

Ecco che Sarri, dopo due giorni di riposo, mercoledì ha voluto subito parlare alla squadra. Aveva già avuto un fitto colloquio negli spogliatoi del Dall'Ara a caldo, e in questi giorni - con più lucidità - sta continuando a lavorare sull'aspetto mentale per cercare di entrare nella testa dei suoi ragazzi. Perché, a prescindere dall'allenatore, da anni la Lazio alterna grandi notti a domeniche fallimentari. E pazienza dunque se il sarrismo passa molto per tecnica e applicazione, aspetti su cui ancora c'è molto da insistere, ma in una squadra ambiziosa non si può prescindere dalla costruzione di una nuova mentalità.

Sabato al rientro della sosta c'è l'Inter. E se preoccupa ovviamente l'atteso ritorno di Inzaghi, vista la forza della squadra a sua disposizione, è paradossale che i tifosi della Lazio siano tranquilli almeno sull'atteggiamento della Lazio, che nei grandi appuntamenti si è sempre fatta trovare pronta. Il problema, poi, è gestire quelli che sulla carta sono più semplici. Perché come ha detto Sarri "giocare con motivazioni una gara è facile, giocarci per più settimane è per pochi, mentre solo i vincenti sono motivati tutto l'anno". Per ora la Lazio non è una squadra vincente.

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