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TMW RADIO - Daino: "Mi piacerebbe rivedere Thiago Silva al Milan. È ancora la top"

TMW RADIO - Daino: "Mi piacerebbe rivedere Thiago Silva al Milan. È ancora la top"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 20 agosto 2020, 16:12Serie A
di Lorenzo Di Benedetto
Archivio Maracanã 2020
TMW Radio
Archivio Maracanã 2020
Maracanà con Marco Piccari e Iacopo Erba - Ospiti: Roberto Perrone, Alessandro Canovi, Daniele Daino
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Ai microfoni di TMW Radio è intervenuto l’ex difensore Daniele Daino, che ha parlato di tanti temi, tra questi il Milan. Ecco le sue parole a Maracanà:

Thiago Silva andrà alla Fiorentina?
“Il giocatore dimostra che nonostante il passare degli anni rimane un campione. Secondo me è tra i 5 centrali più forti del mondo. È incredibile come si mantenga fisicamente così competitivo. Questa è la dimostrazione che segue uno stile di vita lineare e corretto. Se la Fiorentina riuscisse ad acquistarlo sarebbe bellissimo, anche se a me piacerebbe rivederlo con la maglia del Milan. Fossi il Milan ci penserei, chiaro però che se il PSG vincesse la Champions League si modificherebbero diversi scenari. Nel Milan darebbe modo a Kjaer e Romagnoli di crescere e di dare ancor più esperienza, specialmente dopo il ritorno di Ibra. In questo modo si può davvero puntare a ritornare in Champions League.”

Una considerazione sui pensieri di Rangnick riguardo la programmazione e la crescita di una società.
“Mi trovo in accordo con molte sue idee, però se immagino un Milan che continua con Pioli ma senza Ibra, allora bisogna fare attenzione e non dimenticarsi degli equilibri che invece alcuni elementi della rosa danno alla squadra. Il Milan ha alcuni giocatori di età avanzata che danno maggiore solidità al gruppo. Manchester City e Liverpool fanno innesti adeguati anche in base alle esigenze di gioco dell’allenatore e all’economia del club, che sappiamo essere quasi illimitata per queste società. Inoltre non vanno ad acquistare un giovane qualsiasi, bensì fanno innesti mirati e vanno a pescare il giocatore esperto e non relativamente troppo grande a livello di età. Per seguire il piano di Rangnick bisogna innanzitutto avere delle entrate economiche annuali notevoli e fisse, assicurandosele ad esempio con la qualificazione in Champions League. Forse fino a qualche anno fa un progetto simile poteva seguirlo la Juventus.

Come mai una società italiana non riesce ad attuare un piano di crescita come quello di Rangnick?
“In Italia c’è troppa differenza sul piano della programmazione, c’è diversa mentalità e cultura. Purtroppo solo in poche realtà si riesce a costruire qualcosa di importante. Poche piazze sono pazienti e meno esigenti rispetto ad altre, che quasi non permettono alla rispettiva società di lavorare con calma. Prendo ad esempio la caduta del Milan negli ultimi anni, che dopo anni di contestazioni ormai si sono quasi rassegnati e hanno capito la situazione. Il Napoli invece è cresciuto notevolmente, però ai primi problemi ecco l’inaspettato esonero di un grande come Ancelotti. Invece se la Lazio fallisse il prossimo anno la qualificazione in Champions League, la pazienza in questo caso da parte dei tifosi ci sarebbe e questa specie di “bonus” la società potrebbe giocarselo. Discorso inverso per la Roma, dove la pazienza ormai è finita".

Chi vede favorita per la vittoria della Champions League?
“50 e 50, ma attenzione alle individualità di alcuni giocatori del PSG”.

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