TMW RADIO - Pusceddu: "Juve, serve Jorginho. Lo segnalai al Cagliari che era nella Beretti"

L'ex difensore ed allenatore Vittorio Pusceddu ha parlato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Da quando ha cambiato allenatore il Genoa ha sempre fatto risultato, pur essendo sempre pareggi. Forse ha qualche chance in più la Salernitana ma loro due le vedo già segnate: per il resto fino ai 31 punti vedo tutte in lotta".

Sorpreso in negativo dalla Sampdoria?
"Ormai è qualche anno che non sta facendo bene, in più hanno avuto il problema del presidente. Secondo me è una squadra che non ha un cuore, non quello necessario per tirarsi fuori dalla corsa salvezza. Hanno qualcosa in più delle altre, ma rendono meno del potenziale, anche dopo il cambio di allenatore non ho visto un cambio di passo. La lotta sarà dura, c'è pure il Venezia che è dietro ma gioca bene e potrebbe pure dare il meglio di sé".

L'Empoli si è rilassato?
"Può darsi, ma la rosa è inferiore a tante altre. Il girone d'andata è stato strepitoso, ora stanno pagando: il campionato finora è comunque ottimo".

La Juventus è in corsa per il titolo?
"Anche se Allegri dice di no, secondo me ci spera e l'ha sempre fatto, soprattutto ora che è a -7 dalla prima in classifica. Stanno facendo tanti risultati, non so se riusciranno a vincere lo Scudetto ma daranno del filo da torcere a tutte, superando qualcuno di chi sta davanti".

Serve Jorginho?
"Era stato preso Locatelli ma non è un regista puro. Jorginho è un ottimo giocatore, mi sembra solo un po' cotto dopo gli Europei, forse si è adagiato sugli errori. Se sta bene però è uno di quelli che ti fa la differenza. Quando giocava nella Beretti del Verona l'avevo proposto al Cagliari, chiamai un dirigente e lo segnalai. Poi però è diventato Jorginho, disputando campionati eccezionali e tirando fuori il suo valore. Alla Juve farebbe molto comodo, quello di Zakaria è un acquisto che non mi è piaciuto: come lui in Italia ce ne sono tanti".

Per Barella è ipotizzabile un futuro all'estero?
"Già a Cagliari mostrava doti di quantità e qualità, ora ha migliorato il suo bagaglio dopo anni con i campioni. Fisicamente regge l'urto ma rimane più piccolo degli inglesi, più che in Premier League lo vedrei bene in Spagna, o al Real Madrid o al Barcellona. Credo che l'Inter, in caso di offerta importante, non direbbe di no".

Il Cagliari dovrebbe puntare ancora sui giovani?
"Col mercato di riparazione sono stati dati via quei nomi importanti che non avevano dato il contributo sperato. Fino a due partite fa il Cagliari stava facendo bene, ora ha avuto una pausa di riflessione e speriamo ricomincino a fare risultati o la vedo veramente dura...".