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TMW RADIO - Semplici: "Coronavirus? Dimostriamoci popolo unito"

TMW RADIO - Semplici: "Coronavirus? Dimostriamoci popolo unito"TUTTO mercato WEB
© foto di Massimiliano Vitez/Image Sport
domenica 15 marzo 2020, 09:06Serie A
di TMWRadio Redazione
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Leonardo Semplici intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Leonardo Semplici, ex allenatore della Spal, è intervenuto durante Stadio Aperto su TMW Radio per commentare la situazione particolare della nostra nazione.

Ci puoi raccontare le difficoltà avute in Spagna?
“Ero in Spagna per un corso di aggiornamento ma dopo due giorni ho avuto delle difficoltà con il rientro. Stavano chiudendo tutti i voli per l’Italia. Ho preso altri voli da Siviglia a Parigi e poi da Parigi a Nizza. Da Nizza mi sono venuti a prendere in macchina e sono tornato a Pisa”.

In Spagna c’erano le stesse misure prese in Italia?
“In Spagna non c’era la stessa situazione dell’Italia. A Siviglia non si percepiva ancora nulla, scuole aperte e persone in giro e nei locali, senza mascherine giorno e notte”.

Le misure prese dall’Italia sono opportune?
“Siamo corsi ai ripari giustamente per limitare il contagio e stiamo seguendo le regole. Restare a casa e uscire solo per necessità per fermare questo virus”.

Ti trovi d’accordo con le decisioni prese nel mondo del calcio?
“Come al solito si è pensato prima agli interessi e poi alla salute senza pensare al pericolo che si stava correndo. Siamo arrivati finalmente alla chiusura di tutti i campionati. Abbiamo aspettato forse anche troppo. Non è il momento di fare polemiche. Dobbiamo stare uniti, seguire le regole e dimostrare di essere un paese che va oltre gli interessi”.

È giusto rinviare Euro 2020?
“Saranno prese delle decisioni importanti e giuste perché con il pericolo del contagio credo sia giusto sospendere tutte le competizioni anche Euro 2020”.

Sei d’accordo con l’ipotesi playoff per l’assegnazione dello Scudetto?
“È una cosa che non mi piace ma può essere che ci sia bisogno di ricorrere a questa soluzione per concludere il campionato”.

Dati gli episodi visti in Champions League, i calciatori forse non sono consapevoli del loro potere comunicativo?
“Ho vissuto due giorni in Spagna e ho percepito un’altra cosa. Forse anche loro non ci credevano ancora alla gravità della situazione. Quindi non ritengo giusto in incolparli ora. Hanno comunque un grande valore mediatico”.

Cosa servirà per far ripartire il movimento calcistico in Italia, anche nelle serie inferiori?
“Bisognerà dimostrare grande unità e dimostrare di avere un interesse comune. Bisogna gestire il patrimonio per far ripartire tutte le categorie”.

Come passi le tue giornate?
“Con l’IPad e rivedendo le partite del passato e ripercorrendo ciò che ho fatto quest’anno con la Spal. Cerco di fare qualche attività in casa e ho fatto una passeggiata in campagna”.

Qual è la partita emblematica del calcio italiano?
“La finale Mondiale del 2006 dove un paese intero ha tifato la nazionale. Mi auguro che possiamo dimostrarci un popolo unito per vincere una partita più importante: quella della salute”.

Il tuo futuro sarà in Italia o all’estero?
“Ho avuto opportunità per allenare all’estero ma voglio aggiornarmi e rimanere in Serie A che è tornata ad un altissimo livello e molto competitiva”.

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