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Tudor: "Il mercato aperto a lungo complica il lavoro. Voglio qualità"

Tudor: "Il mercato aperto a lungo complica il lavoro. Voglio qualità"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 10 luglio 2019, 16:45Serie A
di Michele Pavese

Igor Tudor, tecnico dell'Udinese, ha parlato in conferenza stampa, la prima stagionale dal Centro Sportivo Bruseschi. Ecco le parole del tecnico croato, riportate da Udineseblog: "È più facile iniziare che arrivare in corsa. Sono molto motivato e contento di iniziare la preparazione. Stiamo lavorando bene, staremo qui ancora una decina di giorni. Ci aspetta la Coppa Italia una settimana prima del campionato, un impegno che sembra lontano ma che arriverà presto. Per questo bisogna lavorare bene da subito, con la giusta mentalità. Gli obiettivi sono legati alla rosa, i giocatori fanno la differenza. Questa squadra, con questa rosa, ha sofferto negli ultimi due anni; si sono cambiati tanti allenatori, ma sono sempre i giocatori che determinano le sorti. Io con il mio staff darò tutto per evitare i problemi degli ultimi due anni. L'obiettivo vero è raggiungere la salvezza il prima possibile".

Il primo acquisto è stato Jajalo. Come lo vede?
"Lo conosco da 10 anni, l'ho voluto io all'Hajduk. È un giocatore di qualità e esperienza, ci darà una grande mano. Agli allenatori non piace il mercato aperto fino al 2 settembre, complica il lavoro. Non capisco questa regola che non viene cambiata. Ma bisogna adattarsi e sperare che il mercato aiuti".

Ha già pensato che probabilmente dovrà fare a meno di De Paul?
"Cambierò qualcosa, non sarà più 3-5-2. Poi vedremo, serve gente con caratteristiche diverse. Con il 3-5-2 servono 4 punte, altrimenti no. Ne ho parlato con la società, stiamo lavorando assieme su questo. Già ieri in allenamento ho provato tattiche diverse. E così sarà tutto l'anno".

Barak potrà essere l'elemento in più?
"Ha grande qualità, è mancato tanto. Viene da un anno in cui non ha giocato. Speriamo che sia pienamente recuperato, saranno le partite a dirlo. L'anno prima ha fatto sette gol, sono contento che sia tornato ad allenarsi con la squadra".

Sarà difesa a 4?
"Oggi ci sarà la firma di Beçao, saremo una squadra importante. Partiremo da una base con un grande portiere. Ho fatto analisi sulla fase offensiva, abbiamo fatto pochi gol lo scorso anno. Bisogna segnare di più: questo dipende dalla qualità, ma anche dall'approccio alla gara. Una programmazione della squadra si fa sempre con il numero di gol che i giocatori possono fare. Sono i giocatori che fanno la differenza, la loro qualità".

Cosa pensa di Teodorczyk? Okaka tornerà?
"Sta facendo la preparazione con il Watford. Noi qui abbiamo Teo e Lasagna. Teodorczyk ha buona mentalità, si allena sempre al massimo, ha buone caratteristiche. Kevin ha fatto sei gol lo scorso anno, prima 12. È un giocatore da doppia cifra, ma dipende anche da come si gioca".

Può essere l'anno di Balic?
"Finora non si è potuto esprimere ad alti livelli. Dipende anche dalle scelte degli allenatori precedenti: a me piacciono i giocatori di qualità e lui è uno di quelli. Mi piace chi sa giocare al calcio, non chi recupera palloni. Il bel gioco è determinato da giocatori che sanno giocare a calcio e Balic è tra questi. Negli anni scorsi a centrocampo sono stati scelti giocatori diversi e lui giustamente ha faticato. Questo non vuol dire che loro non hanno avuto ragione: ci sono modi e modi di raggiungere un risultato. Se la squadra ha qualità, lui si può esprimere bene. Se si sta dietro a lottare, lui non riesce ad esprimersi. Se in mediana metti gente che recupera palloni, non esprimi calcio".

Cosa manca allora a questa squadra?
"A tutti gli allenatori servono due pezzi forti, allora anche a me. Queste sono domande per Marino".

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