Udinese, Pozzo: "Patron per caso e passione. Di Natale alla Juve? Tanti soldi, ma meglio così"
“È stata una circostanza casuale quella di essere il patron. Sono arrivato qui perché tifoso dell’Udinese, la società era in vendita e cercavano una cordata, alla quale mi sono avvicinato”. Ai microfoni di Dazn, Gianpaolo Pozzo, patron dell’Udinese, racconta la sua storia alla guida dei friulani: “Alla fine è successo che sono rimasto solo io: era passione, che è rimasta sempre. Erano anni che si soffriva, soprattutto l’Udinese, di torti arbitrali. A mie spese avrei fatto qualcosa come il Var, ma ancora più sofisticata”.
La trattativa per Di Natale alla Juventus?
“Ricordo perfettamente, lui mi disse che se era possibile avrebbe rinunciato e sarebbe rimasto all’Udinese. Un uomo meraviglioso. Quanto avremmo guadagnato? Non ricordo, erano molti soldi. Ma abbiamo guadagnato di più tenendolo”.
La Dacia Arena.
“Lo stadio precedente era di 50-60 mila, con la pista di atletica si disperdeva. Abbiamo ricostruito tutto, avvicinando le tribune al campo. Lo stadio deve essere un bene di tutti, ognuno ha portato le sue idee migliori e abbiamo realizzato questo stadio che a me piace”.