Benevento, tra campo e infermeria. Cannavaro a caccia della svolta

La cura Cannavaro ha sortito effetti...a metà. Se è vero che a sprazzi abbiamo visto una squadra diversa dal punto di vista tattico, schierata con un baricentro più alto e desiderosa di proporre un calcio offensivo anche a costo di correre qualche fisiologico rischio, è altrettanto vero che due punti contro Ascoli e SudTirol è un bottino non propriamente in linea con le aspettative della società e con le potenzialità della rosa. Il tecnico ha mostrato onestà intellettuale riconoscendo, nelle varie interviste, che "talvolta non abbiamo fatto nulla di quello che abbiamo provato", riconducendo tutto o quasi alla "paura, un sentimento che non può appartenere a chi gioca a calcio". La partita interna con la Ternana diventa già molto importante, un'altra mancata vittoria rischierebbe di allontanare il pubblico dagli spalti e di compromettere una classifica che inizierebbe a diventare pericolosa e che costringerebbe a guardarsi anche alle spalle per evitare sgradite sorprese. Nessun allarmismo, sia chiaro. Il presidente Vigorito, come sempre, ha fatto sforzi economici importanti e i giallorossi hanno tutte le carte in regola per riscattarsi, a patto che sfruttino il fattore casalingo che, in determinati stadi caldi, può essere fattore imprescindibile.

Inevitabilmente peseranno molto le indicazioni dello staff medico. Glik, Veselj, Kubica, Viviani, El Kaouakibi non stanno bene e sono decisamente a rischio forfait, Forte ieri è rimasto a bordo campo ad osservare i compagni e non si è allenato, a breve ci saranno aggiornamenti sulle condizioni di Simy e Acampora che sono usciti malconci dalla gara di domenica. Soprattutto il centrocampista è elemento essenziale della rosa, lo staff tecnico spera di poterlo avere a disposizione e di poterlo gettare nella mischia dal primo minuto. Viceversa sarebbe emergenza piena e la formazione sarebbe letteralmente da inventare. Nelle esercitazioni tattiche di ieri, durate due ore, sono state provate tante soluzioni. Da Ciano alle spalle di La Gumina passando per un tridente offensivo meno fisico e più rapido. Cannavaro, del resto, lo ha detto sin dalla conferenza stampa di presentazione: "Il mio primo obiettivo è riportare tutti ad una buona condizione atletica, l'organico è valido e deve solo credere di più nei propri mezzi. In carriera sono stato un difensore, ma il calcio rinunciatario non mi piace. Cercherò di trasmettere i miei concetti alla squadra, stare stabilmente nella metà campo avversaria è l'unico modo per segnare più gol". E la Ternana, per caratteristiche, è una squadra che crea tanto, ma che concede anche molto.