Shpendi e Berti, giovani e vincenti: il Cesena ha il futuro già in casa. Resisterà alle sirene?

Cristian Shpendi e Tommaso Berti sono due degli ragazzi copertina della promozione del Cesena in Serie B, due giovani – classe 2003 il primo e classe 2004 il secondo – cresciuti nel florido vivaio bianconero ed esplosi, in tempi diversi, con la maglia del club romagnolo.

Il centrocampista centrale Berti infatti si era messo in mostra già nel 2021/22 giocando praticamente da titolare e chiudendo la stagione con 24 presenze arricchite da un gol e un assist che gli valsero le attenzioni dei club di Serie A con la Fiorentina che lo prelevò in prestito. In viola Berti però giocò solo in Primavera, esperienza comunque formativa come sottolineato dallo stesso ragazzo, senza mai vedere la prima squadra e facendo ritorno a casa al termine della stagione. Quest’anno la consacrazione definitiva con un campionato da titolare in cui ha messo in luce anche qualità offensive importanti con già quattro reti e sette assist all’attivo in 31 gare.

Shpendi invece dopo una stagione all’ombra del gemello Stiven (12 reti in 33 presenze) volato in Serie A in estate per vestire la maglia dell’Empoli, in cui trovò la via del gol in una sola occasione in 19 presenze fra stagione regolare e play off, è esploso in maniera fragorosa superando anche i numeri del fratello e andando a insidiare il record di un certo Dario Hubner che con 22 centri in 36 gare (in Serie B) è il miglior marcatore stagionale di sempre del Cesena. L’albanese è attualmente a quota 20 reti, e sei assist, in 29 presenze e ha staccato tutti i compagni di reparto con Kargbo e Corazza fermi rispettivamente a 9 e 8 reti.

Per entrambi in estate ci saranno sirene di mercato importanti, ma con una Serie B da giocare il Cesena potrebbe avere la forza di trattenerli e fargli compiere un ulteriore step di crescita prima di farli volare verso lidi più importanti. Una linea tracciata, per Shpendi, anche da un altro attaccante albanese che ha lasciato ottimi ricordi in terra romagnola come Erjon Bogdani: “ Ha talento e può arrivare lontano, ma fossi in lui, vedendo anche le difficoltà di suo fratello Stiven a Empoli, farei un passo alla volta e prima di giocarmi le chance in massima serie fare un anno di apprendistato in Serie B”.