Spezia, Platek: "Nessun contatto per la cessione. Siamo qui e continueremo a restare"

“Non ho avuto contatti con nessuno e nessuno ha avuto contatti con investitori. A oggi non c’è stata alcuna discussione, poi per un domani si vedrà ma confermo che non c’è stato nessun contatto per la cessione della società”. Così il patron dello Spezia Philip Platek in conferenza stampa ha chiuso alle voci di un possibile passaggio di mano per poi concentrarsi sul presente complicato in casa ligure: “Non sono contento, negli ultimi due mesi abbiamo analizzato cosa non è andato e apportato migliorie con l’introduzione di un nuovo allenatore e nuovi giocatori. Il nostro focus è centrato a migliorare e nelle ultime due gare abbiamo visto una crescita, ma deve essere solo l’inizio. Voglio specificare che gli investimenti fatti non riguardano solo l’acquisto di calciatori, ma anche altre voci come salari, agenti, allenatori e stadio. - continua Platek come riporta Cittadellaspezia.com - Dal nostro arrivo abbiamo investito 38 milioni di euro e solo questa stagione ci costerà oltre 10 milioni. Ci sono state domande sul profitto della vendita di Kiwior, dal paracadute, dalla vendita di Nzola, tutti profitti spesi per gestire la società. D’ora in poi il nostro intento sarà quello di migliorare la squadra e ogni aspetto della società, con un progetto a lungo termine”.

Platek poi torna sulle voci di una possibile cessione societaria: “Ho sentito parlare di avvocati a Milano, di chiusure, ma posso confermare che non abbiamo nessun avvocato e non abbiamo avuto nessun contatto con partner commerciali. Non ho avuto contatti con nessuno e nessuno ha avuto contatti con investitori. - continua l’imprenditore statunitense - Lo scenario Serie C non vogliamo neanche prenderlo in considerazione, ci penseremo più avanti se dovesse capitare, ma non siamo lontani da una posizione che garantisce la salvezza. Siamo qui e continueremo a stare qui”.

Spazio poi alla questione del Picco e della sua ristrutturazione: “Ci sono stati problemi con l’azienda costruttrice, ma è ovvio che giocare in casa alla Spezia è diverso da giocare lontano. Il nostro focus primario resta la copertura della Curva Ferrovia, ma anche l’espansione del centro sportivo di Follo, per cui stiamo attendendo il completamento degli argini per la costruzione del terzo campo. Abbiamo l’intenzione di proseguire con i piani e mi scuso per il ritardo nei lavori del Picco, giocare in casa forse avrebbe aiutato, ma non posso dire che con certezza che ha influito sui risultati negativi. - continua il patron aquilotto - Ovviamente non abbiamo ancora completato il pagamento perché non è ancora stato completato il lavoro. Siamo in pari con lo stato di avanzamento dei lavori”.

La conclusione della conferenza stampa verte invece sul logo, al centro di numerose critiche fin dal primo momento, e sul rapporto col tifo: “Abbiamo ascoltato i tifosi lo scorso anno, stiamo provando a fare dei passi in questa direzione e lo abbiamo fatto sia per il costo dei biglietti che per il logo. È nostra intenzione avvicinarci alle loro necessità, abbiamo intenzione di creare gruppi di ascolto di tifosi per capire come muoverci per arrivare ad un nuovo logo. Vogliamo apportare migliorie per far sì che ci sia meno distacco con loro”.